martedì 8 settembre 2009

Bambini Atomici



Nonostante abbia trattato già l’argomento in un altro post non posso esimermi dal dare nuovo spazio al capitolo “bambini brasiliani” .
La criança verde oro ha caratteristiche peculiari che vale la pena analizzare nel dettaglio .
Sono perlopiù paragonabili a bombe ad orologeria rotte . Il meccanismo infatti invece di innescarsi al momento opportuno (fame , sonno , sete e altre esigenze di base ) sembra essersi rotto permettendo a tali individui di essere attivi e devastanti 24 ore al giorno .
Detto questo potremmo anche affermare che la ricerca del moto perpetuo , da secoli cruccio di scienziati di tutto il mondo , trova la sua soluzione in un individuo brasiliano di età compresa fra i 2 e i 7 anni .
E a chi pensa che “tutti i bambini sono vivaci” , credetemi : alcuni bambini sono più vivaci di altri!

Il mio studio empirico ha preso in analisi un gruppo di quattro allegri fratellini figli di un mio amico.
L’agguerrito esercito del caos è cosi composto :
Karine , anni 7 , “La mente” : Il soggetto è di sesso femminile ed è la maggiore di età del gruppo . Dietro un apparente aspetto innocuo ed angelico e un inaspettato senso del dovere nel confronti della scuola si nasconde la mente diabolica del gruppo .
Una intelligenza spiccata le consente infatti , non solo di manovrare i fratellini a suo piacimento per coinvolgerli e renderli colpevoli delle malefatte , ma addirittura di essere il mandante inafferrabile di tutto .
Esempio : A scuola . Stanca della lezione del giorno ha incaricato la sorella minore di andare dalla maestre e riferirle che potevano andare a casa prima del termine dell’ orario delle lezioni .
Mentre la sua complice faceva ciò Karine continuava tranquillamente a disegnare con fare insospettabile .
Probabile futuro Presidente della Repubblica .

La Bomba Karine può essere disinnescata solo a partire dalle ore 20:00 mettendola davanti alla sua telenovela preferita . Disinnescamento parziale della durata circa di 2 ore .

Dudu , anni 5, “La Falange Armata” : Braccio destro della sorella maggiore e esecutore materiale delle idee della stessa , ciò non la esime comunque dal prendere iniziative proprie .
Apparentemente priva della parola , una volta saggiato il terreno e compresa la psicologia dell’avversario che ha di fronte è capace di metodi camaleontici per raggiungere gli obbiettivi prefissati .
Amorevole e coccolona con la nonna quanto diabolica e tirranica con i fratelli minori .
In caso di necessità può tenere tranquillamente testa a una gara di rutti con Er Cipolla o a una gara di insulti con lo staff del ristorante la Parolaccia .

La Bomba Dudu può essere disattivata solo dalla zia quando la rimprovera . Il disinnesco rimane attivo solo in presenza della stessa .
Il funzionamento notturno è solo in parte disattivabile .

Clarinha , anni 4 , “Colpevole di innocenza” : E’ utilizzata dai suoi superiori solo in operazioni speciali a basso rischio come ottenere cioccolata per tutti o comprare un determinato cartone animato in dvd .
Ha come arma principale un pianto continuato e instancabile che logora qualsiasi resistenza di un individuo adulto .
Dopo un anno di meditazione ha cominciato a parlare . Da quel momento non si è più fermata .
A volte mi chiede di parlare in Italiano . Appena inizio comincia a indicarmi e a ridere a crepapelle . Nonostante questo ogni volta che mi chiede di rifarlo lo rifaccio .

La Boma Clarinha è disinnescabile solo per alcuni minuti comprando per lei e dandole in pasto qualsiasi tipo di alimento che contenga una quantità di zucchero tale da uccidere un diabetico .

Eduardinho , 2 anni “Il demolitore” : Unico soggetto maschile preso in esame presenta caratteristiche di distruttività rare per una persona inferiore al metro di altezza .
Qualsiasi oggetto che sia possibile rompere o rendere inutilizzabile in 4 secondi , nelle sue mani diventa rompibile e inutilizzabile in 2 secondi e 82 centesimi netti.
Dotato di un uso basilare ma efficace della parola .
Provando a toglierli un oggetto dalle mani si crea la seguente reazione : Il soggetto grida “E’ meuuuuuuuuuuuuuuu” (E’ mio) ,trascinando la U fino a un suono che provoca la rottura dei bicchieri dei timpani e di altre strumentazioni non citabili nel seguente rapporto .
Non ancora completamente integrato nell’ esercito del Caos .

La Bomba Eduardinho è disinnescabile a tempo indeterminato qualora lo si ponga davanti alla televisione ad assistere ad un dvd di Xuxa , una Simona Ventura brasiliana vietata ai maggiori di anni sette . (Per ulteriori informazioni su Xuxa consultare il mio vecchio post “Un mondo di criança).

lunedì 31 agosto 2009

GOOL !! Ovvero guida ultrarapida al calcio Brasiliano

Non ci vuole un grande conoscitore del Brasile per sapere qual’è lo sport più seguito da queste parti.
Qui il calcio è qualcosa che va ben oltre il semplice sport . Paragonati ai Brasiliani noi italiani siamo come un impiegato che saluta il capo di prima mattina:potremmo farne a meno.
Loro no . Non so perché ci sia ancora gente che dice che il calcio in Brasile è una questione di vita o di morte Per il brasiliano medio è molto di più .

Partiamo dal Marketing .
Prima di tutto affinchè un prodotto abbia un minimo di successo bisogna chiamarlo con un nome che abbia qualcosa a che fare con il calcio .Qui i Brasiliani hanno dimostrato notevole fantasia .
La macchina più venduta in Brasile è la mitica Volswagen Gol ed è una sorta di orribile e inutile mini-Golf . Nuova costa la bellezza di 12 mila euro (una cifra considerevolissima qui in Brasile) ha le prestazioni di una Fiat Seicento usata ed è disponibile in tre colori Rosso Rossetto della Marini , Grigio Non metalizzato , Nero non metallizzato . Nonostante ciò il nome è un’attrattiva di charme irresistibile .
Per non essere da meno anche la compagnia aerea “low cost” brasiliana al momento della fondazione ha sguinzagliato le sue migliori menti creative per decidere il nome della società e , alla fine , fra lo stupore generale , la scelta è ricaduta sull’ originalissimo Gol (Gol Linheas Aereas).
Per volare da Salvador a Rio de Janeiro si può prendere un comodissimo volo che passa per Singapore , vi lascia due giorni a Sydney per poi passare per Tokyo e Parigi e una settimana sull’Isola di Pasqua .
Ma volete mettere la soddisfazione di essere “volati in Gol”?
(A proposito di “Gol” confermo che per fare il commentatore sportivo in Brasile insieme alle prove canoniche bisogna superare la “prova del gol” : ovvero riuscire a dire la O di Gol per almeno 2 minuti senza prendere fiato )

Detto questo passiamo al momento della partita .
In quanto rito ci sono regole da seguire : ogni televisore di ogni bar o negozio dove è prevista una presenza maschile deve , pena linciaggio del titolare dell’ attività , sintonizzarsi sulla partita .
Le partite sono trasmesse in chiaro. Sky non si azzarda neanche a pretendere soldi per una cosa che è un diritto del popolo .
Nell’ operazione di sintonizzazione generale svolgono un ruolo fondamentale i negozi di elettrodomestici i quali trasmettono la partita su tutti i televisori in vendita . Fra i passanti alcuni fingono di entrare nel negozio in cerca di un frigorifero nuovo , la maggior parte molto più sfacciatamente staziona davanti alla vetrina gridando e imprecando senza tanti problemi .
I commessi , fino a 5 minuti prima i più gentili sulla terra , a malapena vi rivolgono la parola . A meno che non vogliate comprare una tv .
Il brasiliano segue la partita con lo stesso aplomb e distacco che mostra il macellaio sotto casa mia quando entra una bella ragazza nel negozio .
Per questo posso confermare con moderata certezza , nonostante non abbia assistito ad una partita , che il mio vicino tifi per il Flamengo e che il signore che abita sotto casa mia per il Sao Paulo . E che il Flamengo ieri abbia perso all’ultimo minuto .

Mentre gli adulti tendono ad assistere alle partite in casa , i giovani amano recarsi nei bar dove , indossata la maglia della squadra del cuore , ingurgitano preoccupanti quantità di birra , gridano , suonano i tamburi , sventolano bandiere , normalmente accompagnati da pazienti , quanto poco partecipi , fidanzate .

Il campionato è diviso in un numero imprecisato di categorie . Posso , per quello che ho capito fin’ora , affermare che esiste una serie A e una serie B ma le mie conoscenze si fermano qua . Dovrebbero esistere campionati di ogni Stato e coppe di Stato . In pratica come se la Roma e la Lazio giocassero un mini campionato con Latina , Frosinone , Sezze Scalo e Ciampino .
Ma il risultato non ha alcuna importanza visto che qualsiasi cosa accada il Sezze Scalo rimane una società dilettantistica e la Lazio in serie A . Nonostante questo i tifosi del Sezze Scalo Brasiliano sono ben felici di perdere 10 a 0 tre o quattro volte l’anno contro la Lazio Brasiliana .
Il fratello della mia fidanzata ha provato a spiegarmi come funziona l’arcano un paio di volte . Il risultato finale è stato che ho cominciato a pensare che anche lui non conosca esattamente il meccanismo visto che ha terminato sempre la spiegazione bofonchiando qualcosa e dicendo “L’importante è che si giochi no???!!!” .

Per ultimo voglio regalarvi tre chicche .

1)Calcio e violenza : Allo stadio ci si picchia parecchio , fuori no . E’ più pericoloso andare in giro con la maglia della Lazio in alcuni quartieri di Roma che con la maglia di una squadra di Rio de Janeiro per Sao Paulo .
2) Ronaldo e Adriano : Tornati in Brasile a giocare (Corinthians e Sao Paulo) segnano come pazzi . L’aria brasiliana gli ha fatto decisamente bene oppure l’aria di Milano decisamente male .
3) Renato : Il mitico attaccante della Roma degli anni 80 allena il Fluminense . Qui nessuno sa che ha giocato alla Roma e che dopo un anno scandaloso con i giallorossi è stato calorosamente salutato dalla comprensiva tifoseria capitolina con uno striscione “ A Renato ridacce Cochi!”.
Ps : Ho provato a spiegare alla mia fidanzata la battuta . Qualcuno può aiutarmi ??

mercoledì 11 febbraio 2009

FAQ Brasiliane

Prima di tutto diciamo che significa Faq . Anche se molti di voi forse ne sono già al corrente dirò molto semplicemente che questa sigla è l’acronimo della formula inglese “Frequently Asked Questions” ovvero le domande che vengono poste più spesso su un determinato argomento .
E se l’argomento è “Il Brasile”? . Vediamo a cosa andremo incontro ogni volta che diremo che siamo stati in terra verde oro e da chi aspettarci ogni domanda tipica . Vicino ad ogni pergunta vi fornisco le risposte più semplici che , in caso di emergenza , vi consiglio di usare .

Dai vostri amici : Come sono le Brasiliane ? Tutte belle
Dalle vostre amiche : Come sono i Brasiliani ? Tutti belli
Dalla fidanzata/o : Come sono i/le Brasiliani/e ? Tutti/e brutti/e
Da vostra madre (se siete un uomo) : Hai fatto attenzione ? Si mamma .
Da vostra madre (se siete una donna) : Ma è vero che non hanno la cellulite ? Si mamma .
Dai colleghi di lavoro : E’ pericoloso ? No , basta solo fare un po’ di attenzione . (E subito dopo vi chiederanno Sei stato nelle favelas? No ,perché avrei dovuto?!)
Dalla vicina di casa : Fa caldo ? Dipende , il Brasile è grande tre volte l’Europa e ha 6 fascie climatiche . (Lei vi guarderà un secondo e dirà “Qui ha piovuto tutto il tempo” . Non chiedetemi perché vi risponde così)
Da vostra nonna : Ti sei messo la maglia di lana ? No , nonna sono stato al nord del Brasile . (Al che lei esclamerà “Appunto!!” )
Dal portiere del palazzo : Che ore sono quando qua sono le 16:00? Ci sono cinque ore di differenza ma dipende da dove ti trovi e in che periodo dell’anno . ( Il portiere vi guarderà sospettoso e con aria di sfida vi domanderà “ E quando qua sono le 18:00 ? )
Dagli ignoranti : Hai imparato lo spagnolo ? No . (Inutile fornire altre spiegazioni)
Dai colti : Hai visitato Ouro Preto ? Giuro che volevo andare ma non ho avuto tempo .
Dal barista : Come è il caffè ? Buono , ma la mattina continuerò a venire qua ,stai tranquillo .
Dalla zia : Ci sono le zanzare tigre ? Credo di si , ma sono timide .
Dal migliore amico : Ma che sei tornato in Italia a fare?....E purtroppo in questa risposta non posso aiutarvi …

venerdì 6 febbraio 2009

Gli italiani in Brasile : Categorie


Il Brasile è un paese molto affascinante . I turisti subiscono quello che io chiamo “effetto Brasil” . O almeno la maggior parte . Una parte di questi “contagiati dal Brasile” decidono di tornarci l’anno dopo e quello dopo ancora . Una piccola parte ancora decide di viverci , di trasferirsi là , di cambiare vita insomma . Si trasformano da viaggiatori a residenti . Codesti individui si possono , in linea di massima dividere in quattro categorie . Ovviamente faccio parte di una di queste . A voi l’ardua sentenza .

IL NATURALIZZATO : Vive in Brasile da vent’ anni e non torna in Italia da quindici . Conosce tutti gli altri italiani che vivono in città e sa quasi tutto del resto della popolazione . Guarda gli italiani di passaggio con un pizzico di commiserazione ma ci scambia comunque sempre due chiacchiere . Qualche volta ti chiede “Com’ è che si dice in italiano….” . Poi si informa un po’ sul suo paese di origine “Chi ha vinto il campionato?” “Leone è ancora Presidente?” “Quanto ha preso la Dc alle ultime elezioni?” .
Si chiama Edoardo ma potete chiamarlo Dudu . Non si offenderà .

IL MISTERIOSO : Tende a dirti “Non posso tornare in Italia per adesso” dopo circa 30 secondi che vi conoscete , ma alla domanda “Perché non puoi?” si cela dietro un velo di mistero e vi dice “Adesso vuoi sapere troppo” . Subito dopo vi racconta di dov’ è , come si chiama e gli ultimi 25 anni di vita nei minimi dettagli . E che oggi ha cenato a base di carne e fagioli . Tutto molto buono . Forse la carne era un po’ salata .

L’AMICONE : Normalmente abita in città turistiche ma se vi sente parlare italiano si stupisce come un bambino , strabuzza gli occhi allarga le braccia sorride e grida/dice “Italiani? Non ci posso credere ?!!! Anche io ! Di dove siete?!!” . Vi porta a mangiare nel ristorante del suo amico brasiliano , al locale di un altro amico brasiliano , a vistare tutti i posti della città dove lui ha amici brasiliani . (Vi chiedete perché con tutti sti amici che ha allora sta con voi tutto il giorno) . Il giorno della partenza vi accompagna in aeroporto e farete grandi promesse di risentirvi presto . Arrivati in Italia vi accorgerete che nella foga di abbracciarvi e salutarvi non avete preso nessun recapito di…di…come aveva detto che si chimava?

IL NOSTALGICO : Normalmente è il proprietario di una pousada o di un piccolo hotel . E’ sposato con una brasiliana e hanno due figli (che misteriosamente non hanno mai più di 5 anni) . Vi dice “Sono stanco voglio tornare in Italia” . Ma sta in Brasile da 30 anni (e lo dice da 29) .

mercoledì 4 febbraio 2009

Gli Italiani al ritorno dal Brasile : Categorie


Il Brasile è una meta turistica molto rinomata . Ogni anno migliaia di italiani vi trascorrono le vacanze . Quasi tutti tornano e non lasciano scadere il biglietto per decidere di vivere là .
In linea di massima , tranne rare eccezioni , i turisti italiani in terra verde-oro sono divisibili nelle seguenti quattro categorie facilmente distinguibili al loro ritorno in patria .

IL TOSSICO : Età variabile fra i 20 e i 65 anni . Normalmente si reca in Brasile a Febbraio . Se ne infischia allegramente che in Italia non sia estate e al suo ritorno lo trovate ad aspettare le valigie con infradito Ipanema , collana di conchiglie al collo e maglietta della Seleçao (dietro ovviamente il numero 10 e il suo nome) abbronzato come un tizzone . Ascolta solo musica brasiliana (senza capire i testi) Il desktop del pc dell ufficio è una foto del Pan de açucar . Mangia brasiliano , balla il forrò e cambia la sua mail in nomecognomebrasil@.hotmail.br . Ah dimenticavo ! Comincia qualsiasi conversazione con “Sai in Brasile ….” .

IL COLTO : Età dai 35 anni in su salvo eccezioni . Fa il corso all’Ambasciata del Brasile e parla portoghese con accento di Rio . Legge le poesie di Carlos Drummond de Andrade e i libri di Paulo Coelho in lingua originale (delle traduzioni non ci si puo’ fidare ) . Ha Cazuza e Tom Jobim nell’ Ipod . Colleziona libri di foto sul Brasile e ha visitato 12 stati brasiliani (l’Ammazionia è il suo preferito ma anche Bahia che magia!) . La foto del desktop dell’ufficio è una pappagallo colorato che guarda triste in camera e in basso la scritta “Pare a destruição das florestas!” (Stop alla distruzione delle foreste) .
E’ per natura un po’ snob e quando è in Brasile normalmente disprezza il turista modello “tossico” e lo evita accuratamente .

IL VACANZIERO : Tutto l’anno è buono per passare due settimane di vacanza . Parte e si rinchiude al villaggio turistico . Non esce per nessuno motivo al mondo dal residence (“Perché il Brasile è pericoloso me lo ha detto un amico che ci è stato”) . Mangia pizza e pasta per due settimane , guarda gli spettacolini organizzati dall’animazione la sera nel teatro del villaggio turistico , parla italiano tutto il tempo fa amicizia con una coppia di Milano torna in Italia ingrassato di 5 chili e abbronzatissimo (le donne con le treccine) .
Quando al ritorno in patria gli amici gli chiedono “Com’era il Brasile?” rispondono “C’ è il mare bello sembra la Sardegna” . E quando gli incalzano “ Hai fatto le foto?” rispondono “Ma sei matto ? Se tiri fuori una macchina fotografica ti sparano! Eh cara mia tu non sai….” .
Dimenticavo : la foto sul desktop è quella del suo cane che gioca con la palla .

IL NEGAZIONISTA (sottotitolo “Coscienza sporca”?) : Dicono a tutti “Sono stato in Brasile!” ma un secondo dopo si precipitano ad aggiungere “ma solo per lavoro eh !!!” .


NDR : personalmente sono un misto fra le prime due categorie …e voi?
Nei prossimi giorni altri post…