mercoledì 3 ottobre 2012

VOTA ANTONIO !


VOTA ANTONIO!  

Uno di due

Agosto . Anno domini 2012 . Brasile . Tempo di Elezioni politiche . Per me , straniero non interpellato dalle urne , tempo di osservazione disinteressato e basso interesse per i contenuti politici . Attenzione focalizzata su altri aspetti , meno impegnati ma più peculiari da raccontare e , chiaro , condividere con i miei manzoniani quattro lettori .

Partiamo da alcune piccole premesse . In Brasile le eleições municipais equivalgono alle nostre comunali in tutto e per tutto . Si eleggono Veradores (in pratica , i nostri consiglieri comunali) e il Prefeito (paragonabile al nostro sindaco). Il numero dei veradores cambia a seconda della grandezza della città . Fin qui tutto bene.

Il primo tratto caratteristico delle elezioni  , e di divergenza con le nostre,  è la totale inutilità di importanza dei partiti dei quali i candidati fanno parte . Capiamoci . I partiti  in Brasile ci sono , eccome ,  e alcuni sono anche grandi come il Partido do Movimento Democrático Brasileiro (PMDB) che conta quasi 2 milioni e mezzo di tesserati  (e già il dato fa riflettere visto che il più grande partito italiano conta un milione in mezzo di tesserati ma con una popolazione che è un terzo quella brasiliana) . Ma qui quello che conta sono le persone . Le facce , i nomi . Non si vota il partito si vota l’uomo , la donna ,  e molto più spesso , il personaggio .

 

A prova di ciò posso portare un esempio . Alle ultime elezioni la persona più votata nello Stato de Sao Paulo come deputato Federal (nostro parlamentare per intenderci) è stato un certo Tiririca . Non starò a dilungarmi sull’argomento , ma tenete presente che questo signore è un pagliaccio . Dico veramente , non sto offendendo nessuno . E’ un pagliaccio della televisione , un comico . Non credo che sia stato votato perché faceva parte del Partido da Republica (PR) ma piuttosto a causa della sua celebrità e di una virale campagna politica basata prendendosi gioco della sua , per  personale ammissione , ignoranza .  La cosa ancora più preoccupante non è che abbia vinto,  ma che in Parlamento si sia dimostrato molto più preparato e propositivo di molti suoi colleghi politici di professione .

 

Detto ciò entriamo nel vivo del mio post e dell’argomento che voglio trattare .

 

Come dicevamo quello che contano sono le facce , i nomi .

Molti di voi sanno che in Brasile tutti hanno un apelido , un nomignolo , un diminutivo . Tanto per capirci tutti sanno che Pelè non si chiamava cosi ma bensì  Edson Antes do Nascimento . Un apelido appunto .

Il fatto che tutti abbiano un soprannome è  fondamentalmente dettato da due necessità .

La prima è perché i brasiliani hanno nomi lunghissimi tipo Fernando de Oliveira dos Santos Nascimento , tanto per capirci e tagliare corto  . Questo per motivi legati al fatto che i figli prendono nel loro cognome sia il cognome della madre che quello del padre .

L’altro è che , con incredibile costanza , i cognomi brasiliani si ripetono in modo spaventoso . La quantità di Da Silva , Dos Santos e De Oliveira è impressionante .

Io non sono immune al contagio alla legge dell’apelido . Ma mi è andata bene , per tutti sono semplicemente O Italiano . Direi che è una fortuna rispetto ad alcuni ragazzi che conosco che passano da un geografico Jamaica (per  via dei capelli con i tred o , questo non mi è dato sapere , dai gusti similtabagistici) , a un poco generoso Coxinha (personaggio della televisione brasiliana che incarna un uomo falso e disonesto) o un laconico Boca de Lata (bocca di latta , per via dell’apparecchio dentale) .

 

Come ho già accennato altre volte i brasiliani sono un popolo estremamente affascinante e fantasioso e questa necessità di trovare soprannomi , come spesso accade , è stata trasformata in virtù .

 

E , si sa , chi sono le persone più virtuose di tutte ? Chiaro ! I politici in campagna elettorale !

 

Nella città brasiliane durante il periodo delle elezioni ,la città è tappezzata di pubblicità elettorali (di che tipo ne parleremo nel prossimo post) un pochino come da noi . Ma .

Ma  i candidati non si presentano , in molti casi , con i loro nomi originali , troppo difficili da ricordare e poco intriganti ma con i loro “nomi di battaglia” .

 

Tali nomi si dividono in due categorie fondamentali : I Figli di e I Faccio il.

Nella categoria dei Figli di si nascondono uno stuolo di , come dice il nome stesso , figli di politici famosi che nelle loro locandine si presentano sorridenti con il loro padri che , mano sulla spalla dei pargoli , tentano di  appoggiare il perpetuare  del potere sulla prole . Abbiamo quindi una schiera di Fulano Filho , Marcos Filho , Antonio Filho a cui rispondono americanismi alla Joao Alberto Junior e Luciano Abreu Junior .

 

Ma , senza ombra di dubbio , la categoria esilarante è quella dei Faccio Il . A seguire una piccola selezione .

 

Marcos Da Farmacia – Marcos della Farmacia

Porteiro Barnabé – Portiere (del palazzo) Barnabè (ma chi lo conosce cosi? I condomini?)

Julião do Lanche – Giulio del Chiosco di cibo . (No comment)

Boy do Algodão Doce – il Ragazzo dello Zucchero Filato (qui neanche un accenno di nome)

Nivaldo Mudanças- Nivaldo dei  Trasolochi

Cidinha da Praça do Comércio – Cidinha della Piazza del Commercio (cosi’ sai anche dove trovarla)

Luiz Japones- Luiz il Giapponese (motivazione oscura visto che nella locandina non mostra tratti orientali . Mi auguro che la sua orientalità non si riferisca ad altri leggendari attributi )

 

Potrei continuare per ore . Credetemi ne varrebbe la pena . Che io ricordi l’unico politico in Italia che collego la sua situazione con il nome lo fece involontariamente .Erano tempi d’oro e il nostro ministro delle Finanze si chiamava Fantozzi . Adesso un bel  Josè dos Milagres non ci dispiacerebbe eh?

 

giovedì 9 agosto 2012

SEGNI PARTICOLARI : GRINGO

Prima di tutto piccola postilla sul titolo . Nonostante in Nord America la parola “gringo” venga utilizzata come connotazione dispregiativa , in Sud America non è la stessa cosa . In Brasile , in particolare , tende ad indicare semplicemente una persona non locale ( in particolare Europei e Statunitensi ) .

Nonostante questo , sempre come premessa , non amo molto quando mi chiamano così sentendo probabilmente sulla pelle lo stesso che sentono i brasiliani quando vengono chiamati in Europa , extracomunitari . Etimologicamente Gringo significa “ che parla una lingua incomprensibile” e “Extracomunitario” semplicemente che viene da un paese non facente parte della comunità europea . Nonostante questo , con gli anni , i giornali e le televisioni sono state così imperterrite nell’usare in modo incorretto le due parole che oggi , per motivi incomprensibili , associamo a queste due innocenti parole significati offensivi .

Potere dell’illogico .

In questo breve post vorrei parlare di tre piccole caratteristiche che riescono a far capire a un brasiliano , anche a distanze da cecchino , quando hanno a che fare con ,appunto , un gringo .

I bermuda a quadri sotto il ginocchio :Lo so , lo so . Adesso starete pensando “Noi italiani siamo i re dell’eleganza!” . Si , ok . Ma nel centro di Milano . Forse . Nessun brasiliano sano di mente indosserebbe mai un paio di bermuda con le caratteristiche di cui sopra . Lo so per noi sono normali , ma qui no . La mimetizzazione in mezzo ai Brasiliani indossando un pantalone come questo è pari a quella di un marines nella selva del Vietnam vestito di Rosa Elettrico .

In Brasile regna il tinta unica , per quale motivo , chiedo aiuto ai miei lettori .

L’altro segno di riconoscimento è la lunghezza . Se in Italia è di gran moda il “pinnocchietto” qui in Brasile il pantalone sotto il ginocchio non richiama personaggi Collodiani (e che comunque non mi sembra necessariamente un complimento ) ma un bermuda di tale misura viene chiamato da alcuni alla “menino mijao” (letteralmente , bambino che si fa la pipi addosso) . Il perché di tale nomignolo sfugge alla mia comprensione ma è lungi dal sembrarmi un consiglio di stile . Noi italiani , noncuranti dei gusti locali e del fatto che anche James Bond si cambiava a seconda delle occasioni , continuiamo a portare i bermuda sotto il ginocchio con disinvoltura continuando a pensare che il lungomare di Cannes sia come quello di Salvador . Se proprio vogliamo pensarlo , mi raccomando , camera fotografica ben stretta al collo , ok?

Il Brucaliffo : Il fumo , come tutte le cose piacevoli della vita , fa male (mangiare fa ingrassare mentre pulire il bagno di casa , che io sappia , non causa alcun danno) .E’ un fatto . Nonostante questo , personalmente , mi considero un fumatore tollerante . Tollero infatti chi non fuma , faccio fatica lo ammetto , ma tollero .

Non ho fatto un check accurato delle statistiche ma sembra che Il Brasile sia uno dei paesi con il più basso indice di fumantes (fumatori) del mondo . Non possiamo dire lo stesso degli indici Europei che sono fra i più alti del mondo , dopo Cina e Russia (ma allora perché si dice “fumare come un turco”?) .

La notizia è ottima : I Brasiliani non fumano ! E’ un pochino peggiore per noi “gringos” in trasferta .Noi fumiamo e agli occhi del popolo verdeoro , fumiamo parecchio . Vedrete infatti che in qualsiasi centro commerciale , ristorante o bar sarete ghettizzati come degli appestati per il vostro vizio e che , spesso, nell’area di fumantes , insieme a voi vi troverete con qualche vostro connazionale e pochi o nessun brasiliano . Nei ristoranti , in particolare , noterete che la cosa spiacevole è che come animali allo zoo , i brasiliani vi guarderanno minacciosi e con fare di compatimento fino allo spegnimento di ogni sigaretta . I camerieri perderanno i loro incancellabile sorriso alla richiesta del portacenere , neanche gli aveste confessato una relazione con la loro sorella , e i vicini di tavoli vi guarderanno disgustati tra un boccone e l’altro . Dite la verità , non ci avevate mai fatto cosa che il fumo desse fastidio eh?

Fumare come dei turchi è un ricordo . In Brasile , si fuma come Italiani . O meglio ancora : come gringos .

Su le mani ! : Una volta da qualche parte ho letto una battuta : “È più facile per un italiano gesticolare senza parlare che parlare senza gesticolare” . Personalmente ritengo l’uso delle mani mentre si parla , il “gesticular” , sia una cosa estremamente affascinante e di grande forza comunicativa .

La cosa divertente che ho scoperto con gli anni e con le esperienze all’estero è che i gesti che noi italiani usiamo quando parliamo , almeno i più comuni , nonostante noi siamo profondamente convinti che siano mondialmente riconosciuti , non lo sono e che , anzi , hanno o zero significato o significati diversi !

Per due motivi principali . Il primo , reggetevi forte , è che nel resto del mondo …non si gesticola !

Credetemi non ci facciamo caso , ma se fate bene attenzione siamo l’unica popolazione al mondo che usa le mani con tanta frequenza quando parla . Se ai nostri occhi la cosa appare assolutamente invisibile (sapete indicarmi un amico che gesticola più di un altro ? Dite la verità non ci avete mai fatto caso! ) agli occhi delle altre popolazioni è un un marchio di fabbrica tutto Italiano .

La cosa si aggrava quando non conosciamo una lingua . Pericolosamente convinti del fatto che “ok non so la lingua ma possiamo comunicare a gesti” dimentichiamo il fatto che la lingua delle mani la parliamo solo noi e che , anche quei pochi gesti utilizzati da altre popolazioni , come dicevamo , non hanno gli stessi significati nella loro “lingua” .

Per la vostra incolumità fisica mi sento in dovere di avvertivi su un gesto che , fatto alla persona sbagliata e senza malizia , vi potrebbe portare a conseguenza drammatiche e alla necessità di essere trasportato di urgenza all’unità della SUS (Sistema Unico de Saude , la nostra ASL), esperienza che , peraltro , non consiglio a nessuno .

Fate attenzione . Pronti ? . Avete presente il gesto che in Italia facciamo per dire ok , oppure per indicare che una cosa è un buco , è piccola? . Si, quando congiungiamo indice e pollice in un cerchio e le altre dita diventano un ventaglio? Bene . NON FATELO IN BRASILE ! La spiegazione , in poche parole è legata alla sessualità e , essendo questo un blog non vietato ai minori e essendo io una persona che ama stimolare la vostra curiosità , non vi dirò esattamente il significato . Sapendo perfettamente che finito di leggere questo post vi fionderete su google a cercare (utilizzando chissà quali parole chiave) di scoprire il significato in portoghese di questo gesto . Ho indovinato? . Curiosoni !

venerdì 27 luglio 2012

PICCOLI ETNOCENTRICI CRESCONO

Crisi in Europa , borse che crollano , fabbriche che chiudono , inverni rigidi e . E tanti di voi staranno pensando : sai che faccio ? me ne vado a vivere in Brasile .
 Siete li davanti al computer , su Google e scrivete “Brasile” nella sezione immagini e vi si presentano spiagge dorate e sambodromo in festa (In realtà ci ho provato davvero , dopo le prime righe in cui appaiono immagini di : mappa del Brasile e Cristo Redentore di Rio de Janeiro , più in basso , nonostante l’algoritmo di Google sia stato creato da gente laureata a Yale , appare Ronaldo e una bella tifosa con la bandiera del Brasile)
 Beh , non fatevi prendere troppo dall’entusiasmo (soprattutto dell’ultima immagine ).
 Il Brasile è una paese meraviglioso , ma anche un paese complicato , ricco di sfumature , di problemi , di tanti poveri e pochi ricchi , di ingiustizie , di sorrisi , di festa , di gente meravigliosa e di promesse da mantenere . E’ un paese grande tre volte l’Europa e dove vivono quasi 200 milioni di persone .
 In questo post vi do tre piccoli suggerimenti di tre concetti da dimenticare in Italia qualora avreste voglia di venire a fare un esperienza di vita in terra verdeoro .

  I Navajo del terzo millennio : I Brasiliani nel loro DNA sono totalmente privi di cromosomi che portino l’orologio . Sappiatelo . E’ cosi brutalmente vero . Capiterà che vi sentirete dire alla richiesta di incontrarsi in un posto in un determinato orario cose del tipo “Passo a casa tua final da tarde” (fine del pomeriggio) , un più salomonico “Te ligo a noite” (ti chiamo stasera) o un preoccupante “Atè depois” (a dopo) . Questi “appuntamenti” mi ricordano un po’ gli indiani d’America che usavano formule come “Ci incontriamo quando il Padre sole bacia la madre terra ” . Da qui il paragone del titolo con l’antica popolazione nativa americana . E’ chiaro che i concetti di “dopo” , “più tardi” , “notte” e “pomeriggio” sono a dir poco aleatori e racchiudono in se , se siete cosi poco accorti da non definire un orario preciso , attese snervanti e , talvolta , inconcludenti .
 Adesso voi penserete : Semplice decido un orario sicuro , tipo le 14 in punto . Peccato che nonostante voi vi siate spostati in Brasile , i brasiliani nutrono un profondo rispetto per il vostro jet-lag e per questo motivo continueranno a rispettare le 4 ore di fuso orario fra voi e loro . A buon intenditor .

  Carbonara , caffè e amaro : Il filosofo svizzero Rousseau una volta ha detto “Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene” . In poche parole . Se venite in Brasile , non siete a Milano o a Roma o Palermo . Siete in Brasile . Siete a Curitiba , siete a Manaus , siete a Rio de Janeiro . Ovvero la carbonara , il caffè e l’amaro non fanno parte di questa cultura . Fanno parte della nostra . Questo non significa che non troviate un posto dove facciano un ottima Carbonara , un delizioso caffè corto o un amaro spettacolare . Ma non è la norma . Non lamentatevi , non criticate la loro culinaria , non paragonatela alla nostra . Sono diverse e voi qui siete venuti qui , nessuno vi ha costretto . Cercate di apprezzarla , di conoscerla e magari vi piacerà anche . Con un pizzico di saudade della nostra , ci mancherebbe altro .

 Molte cose che in Italia si trovano su un qualsiasi scaffale di supermercato qui sono o prelibatezze da magnata (imprenditore , persona ricca) con prezzi allucinanti o cose esotiche da cercare nel banco “stranezze dal mondo” tra sushi e cibi non meglio identificati . Nel mio caso sono un grande amante di Chinotto e Alici (in realtà ho scoperto di essere un grande amante di alici e chinotto dopo che ho lasciato l’Italia , fino a quel momento non avevo mai sentito la necessità, un giorno capirete) . Beh , la mia ricerca al Chinotto continua febbrile e è ormai è una sfida contro il sistema delle esportazioni mentre per le alici il breve aneddoto è il seguente . Dopo alcuni giorni di divertenti ricerche mi sono apparse come il Santo Graal in un angolo sperduto di un supermercato in mezzo a vasetti con dentro cose sott’olio non meglio identificate (alcune con preoccupanti etichette China Export) . Mi sono guardato intorno aspettando il momento che nessuno mi guardasse (neanche le stessi rubando) e TAC! Dentro al carrello ! Al momento del pagamento (coltellata al cuore , la merce rara si paga) , ho dovuto subire lo scetticismo della cassiera che prima di passare la merce alla cassa con fare sospetto mi ha chiesto “Senhor , esse è seu?”(signore , questo è suo?) , al mio timido Si mi ha guardato qualche secondo come un membro dell’ inquisizione , il sangue pompava nelle vene e nella testa mi rimbobava “SARA’ CHE AVRANNO COLLOCATO IL CODICE DEL PRODOTTO???” . Ma fortunatamente la cassa ha fatto bip .Tutto bene . Missione Riuscita . Ringrazierò sempre nel cuore quel magazziniere sconosciuto che in un giorno di sole ha inserito le alici nel prezziario , guardando scettico il vasetto e pensando “Que porra è essa??” (Tradizione vietata ai minori di 18 anni , per maggiori informazioni rivolgersi all’autore) .
 Buona ricerca del vostro Graal .

  Autofollie : Vi ricordate quando quella volta vi è venuto in mente di togliervi lo sfizio e cercare su internet quella macchina cabrio , quella BMW che vi piaceva tanto e poi scoprire ,con il cuore in gola , che si era talmente abbassata di valore che ve la potevate permettere ?
 Poi avete abbandonato l’idea non per il prezzo , ma per la benzina o per i pezzi di ricambio che sono cari , per il bollo e l’assicurazione . Ve lo ricordate? Bene , avete fatto male ! Dovevate comprarla !

 Questo per un semplice motivo . Se venite in Brasile , gli sfizi automobilistici ve li potete scordare . Per due motivi principali , riguardanti usato e nuovo .

  USATO : Le macchine in Brasile non si svalutano . Così nei vostri pellegrinaggi fra le “Revendas de Carros Seminovos” (con un impeto di gentilezza e di rispetto i brasiliani chiamano qualsiasi macchina Seminuova , e NON usata , usatissima o inutilizzabile) vi capiterà di imbattervi in mitiche Fiat Palio (numero di modelli venduti in Italia 4 , conosco una persona conoscete le altre 3?) con chilometraggio a 6 cifre , anno 2001 a cifre che in Europa ti permettono di compare una BMW Z3 in ottime condizioni o Chevrolet Celta del 2000 (una sorta di Opel Corsa che fa continuamente preoccupanti rumori metallici) allo stesso prezzo di una Mercedes Classe A di quattro anni fa . Così è se vi pare . Altrimenti c’ è sempre l’autobus .

  NUOVO : A causa della forte pressione fiscale sulle auto , una macchina nuova in Brasile costa molto di più di qualsiasi altro posto in SudAmerica (e no , non potete importarle da fuori , geniacci!) . Vi faccio un esempio . La Fiat 500 in Italia è venduta a partire da 11 mila e 850 euro (sito FiAT) , in Brasile a partire dall’equivalente di 16640 Euro (Sito FiatBrasil) . Niente male eh? Inoltre in quella parolina “a partir” , si insidiano sottili trappole . Se da noi un a partir fa scattare qualche campanellino e ci prepariamo a scoprire che la tinta bianca non costa niente ma che la macchina NON VIENE prodotta in bianco ma solo in colori metallizzati che costano a partir de 500 euro , in Brasile questa parolina magica ci deve suonare come la sirena del Titanic . Infatti tutto quello che in Europa è scontato , qui Non è di serie . Tralascio su Airbag e Abs e passo direttamente al mio optional preferito . Il tergicristallo posteriore . Detto così può sembrare assurdo ma vi posso garantire che quando rivenderete la vostra macchina non c’è gusto maggiore di tirare fuori il petto con orgoglio e dire che la vostra macchina ha ANCHE il Limpador traseiro .
E’ il sale della vita . E l’unico modo per vedere dietro quando piove .

martedì 8 settembre 2009

Bambini Atomici



Nonostante abbia trattato già l’argomento in un altro post non posso esimermi dal dare nuovo spazio al capitolo “bambini brasiliani” .
La criança verde oro ha caratteristiche peculiari che vale la pena analizzare nel dettaglio .
Sono perlopiù paragonabili a bombe ad orologeria rotte . Il meccanismo infatti invece di innescarsi al momento opportuno (fame , sonno , sete e altre esigenze di base ) sembra essersi rotto permettendo a tali individui di essere attivi e devastanti 24 ore al giorno .
Detto questo potremmo anche affermare che la ricerca del moto perpetuo , da secoli cruccio di scienziati di tutto il mondo , trova la sua soluzione in un individuo brasiliano di età compresa fra i 2 e i 7 anni .
E a chi pensa che “tutti i bambini sono vivaci” , credetemi : alcuni bambini sono più vivaci di altri!

Il mio studio empirico ha preso in analisi un gruppo di quattro allegri fratellini figli di un mio amico.
L’agguerrito esercito del caos è cosi composto :
Karine , anni 7 , “La mente” : Il soggetto è di sesso femminile ed è la maggiore di età del gruppo . Dietro un apparente aspetto innocuo ed angelico e un inaspettato senso del dovere nel confronti della scuola si nasconde la mente diabolica del gruppo .
Una intelligenza spiccata le consente infatti , non solo di manovrare i fratellini a suo piacimento per coinvolgerli e renderli colpevoli delle malefatte , ma addirittura di essere il mandante inafferrabile di tutto .
Esempio : A scuola . Stanca della lezione del giorno ha incaricato la sorella minore di andare dalla maestre e riferirle che potevano andare a casa prima del termine dell’ orario delle lezioni .
Mentre la sua complice faceva ciò Karine continuava tranquillamente a disegnare con fare insospettabile .
Probabile futuro Presidente della Repubblica .

La Bomba Karine può essere disinnescata solo a partire dalle ore 20:00 mettendola davanti alla sua telenovela preferita . Disinnescamento parziale della durata circa di 2 ore .

Dudu , anni 5, “La Falange Armata” : Braccio destro della sorella maggiore e esecutore materiale delle idee della stessa , ciò non la esime comunque dal prendere iniziative proprie .
Apparentemente priva della parola , una volta saggiato il terreno e compresa la psicologia dell’avversario che ha di fronte è capace di metodi camaleontici per raggiungere gli obbiettivi prefissati .
Amorevole e coccolona con la nonna quanto diabolica e tirranica con i fratelli minori .
In caso di necessità può tenere tranquillamente testa a una gara di rutti con Er Cipolla o a una gara di insulti con lo staff del ristorante la Parolaccia .

La Bomba Dudu può essere disattivata solo dalla zia quando la rimprovera . Il disinnesco rimane attivo solo in presenza della stessa .
Il funzionamento notturno è solo in parte disattivabile .

Clarinha , anni 4 , “Colpevole di innocenza” : E’ utilizzata dai suoi superiori solo in operazioni speciali a basso rischio come ottenere cioccolata per tutti o comprare un determinato cartone animato in dvd .
Ha come arma principale un pianto continuato e instancabile che logora qualsiasi resistenza di un individuo adulto .
Dopo un anno di meditazione ha cominciato a parlare . Da quel momento non si è più fermata .
A volte mi chiede di parlare in Italiano . Appena inizio comincia a indicarmi e a ridere a crepapelle . Nonostante questo ogni volta che mi chiede di rifarlo lo rifaccio .

La Boma Clarinha è disinnescabile solo per alcuni minuti comprando per lei e dandole in pasto qualsiasi tipo di alimento che contenga una quantità di zucchero tale da uccidere un diabetico .

Eduardinho , 2 anni “Il demolitore” : Unico soggetto maschile preso in esame presenta caratteristiche di distruttività rare per una persona inferiore al metro di altezza .
Qualsiasi oggetto che sia possibile rompere o rendere inutilizzabile in 4 secondi , nelle sue mani diventa rompibile e inutilizzabile in 2 secondi e 82 centesimi netti.
Dotato di un uso basilare ma efficace della parola .
Provando a toglierli un oggetto dalle mani si crea la seguente reazione : Il soggetto grida “E’ meuuuuuuuuuuuuuuu” (E’ mio) ,trascinando la U fino a un suono che provoca la rottura dei bicchieri dei timpani e di altre strumentazioni non citabili nel seguente rapporto .
Non ancora completamente integrato nell’ esercito del Caos .

La Bomba Eduardinho è disinnescabile a tempo indeterminato qualora lo si ponga davanti alla televisione ad assistere ad un dvd di Xuxa , una Simona Ventura brasiliana vietata ai maggiori di anni sette . (Per ulteriori informazioni su Xuxa consultare il mio vecchio post “Un mondo di criança).

lunedì 31 agosto 2009

GOOL !! Ovvero guida ultrarapida al calcio Brasiliano

Non ci vuole un grande conoscitore del Brasile per sapere qual’è lo sport più seguito da queste parti.
Qui il calcio è qualcosa che va ben oltre il semplice sport . Paragonati ai Brasiliani noi italiani siamo come un impiegato che saluta il capo di prima mattina:potremmo farne a meno.
Loro no . Non so perché ci sia ancora gente che dice che il calcio in Brasile è una questione di vita o di morte Per il brasiliano medio è molto di più .

Partiamo dal Marketing .
Prima di tutto affinchè un prodotto abbia un minimo di successo bisogna chiamarlo con un nome che abbia qualcosa a che fare con il calcio .Qui i Brasiliani hanno dimostrato notevole fantasia .
La macchina più venduta in Brasile è la mitica Volswagen Gol ed è una sorta di orribile e inutile mini-Golf . Nuova costa la bellezza di 12 mila euro (una cifra considerevolissima qui in Brasile) ha le prestazioni di una Fiat Seicento usata ed è disponibile in tre colori Rosso Rossetto della Marini , Grigio Non metalizzato , Nero non metallizzato . Nonostante ciò il nome è un’attrattiva di charme irresistibile .
Per non essere da meno anche la compagnia aerea “low cost” brasiliana al momento della fondazione ha sguinzagliato le sue migliori menti creative per decidere il nome della società e , alla fine , fra lo stupore generale , la scelta è ricaduta sull’ originalissimo Gol (Gol Linheas Aereas).
Per volare da Salvador a Rio de Janeiro si può prendere un comodissimo volo che passa per Singapore , vi lascia due giorni a Sydney per poi passare per Tokyo e Parigi e una settimana sull’Isola di Pasqua .
Ma volete mettere la soddisfazione di essere “volati in Gol”?
(A proposito di “Gol” confermo che per fare il commentatore sportivo in Brasile insieme alle prove canoniche bisogna superare la “prova del gol” : ovvero riuscire a dire la O di Gol per almeno 2 minuti senza prendere fiato )

Detto questo passiamo al momento della partita .
In quanto rito ci sono regole da seguire : ogni televisore di ogni bar o negozio dove è prevista una presenza maschile deve , pena linciaggio del titolare dell’ attività , sintonizzarsi sulla partita .
Le partite sono trasmesse in chiaro. Sky non si azzarda neanche a pretendere soldi per una cosa che è un diritto del popolo .
Nell’ operazione di sintonizzazione generale svolgono un ruolo fondamentale i negozi di elettrodomestici i quali trasmettono la partita su tutti i televisori in vendita . Fra i passanti alcuni fingono di entrare nel negozio in cerca di un frigorifero nuovo , la maggior parte molto più sfacciatamente staziona davanti alla vetrina gridando e imprecando senza tanti problemi .
I commessi , fino a 5 minuti prima i più gentili sulla terra , a malapena vi rivolgono la parola . A meno che non vogliate comprare una tv .
Il brasiliano segue la partita con lo stesso aplomb e distacco che mostra il macellaio sotto casa mia quando entra una bella ragazza nel negozio .
Per questo posso confermare con moderata certezza , nonostante non abbia assistito ad una partita , che il mio vicino tifi per il Flamengo e che il signore che abita sotto casa mia per il Sao Paulo . E che il Flamengo ieri abbia perso all’ultimo minuto .

Mentre gli adulti tendono ad assistere alle partite in casa , i giovani amano recarsi nei bar dove , indossata la maglia della squadra del cuore , ingurgitano preoccupanti quantità di birra , gridano , suonano i tamburi , sventolano bandiere , normalmente accompagnati da pazienti , quanto poco partecipi , fidanzate .

Il campionato è diviso in un numero imprecisato di categorie . Posso , per quello che ho capito fin’ora , affermare che esiste una serie A e una serie B ma le mie conoscenze si fermano qua . Dovrebbero esistere campionati di ogni Stato e coppe di Stato . In pratica come se la Roma e la Lazio giocassero un mini campionato con Latina , Frosinone , Sezze Scalo e Ciampino .
Ma il risultato non ha alcuna importanza visto che qualsiasi cosa accada il Sezze Scalo rimane una società dilettantistica e la Lazio in serie A . Nonostante questo i tifosi del Sezze Scalo Brasiliano sono ben felici di perdere 10 a 0 tre o quattro volte l’anno contro la Lazio Brasiliana .
Il fratello della mia fidanzata ha provato a spiegarmi come funziona l’arcano un paio di volte . Il risultato finale è stato che ho cominciato a pensare che anche lui non conosca esattamente il meccanismo visto che ha terminato sempre la spiegazione bofonchiando qualcosa e dicendo “L’importante è che si giochi no???!!!” .

Per ultimo voglio regalarvi tre chicche .

1)Calcio e violenza : Allo stadio ci si picchia parecchio , fuori no . E’ più pericoloso andare in giro con la maglia della Lazio in alcuni quartieri di Roma che con la maglia di una squadra di Rio de Janeiro per Sao Paulo .
2) Ronaldo e Adriano : Tornati in Brasile a giocare (Corinthians e Sao Paulo) segnano come pazzi . L’aria brasiliana gli ha fatto decisamente bene oppure l’aria di Milano decisamente male .
3) Renato : Il mitico attaccante della Roma degli anni 80 allena il Fluminense . Qui nessuno sa che ha giocato alla Roma e che dopo un anno scandaloso con i giallorossi è stato calorosamente salutato dalla comprensiva tifoseria capitolina con uno striscione “ A Renato ridacce Cochi!”.
Ps : Ho provato a spiegare alla mia fidanzata la battuta . Qualcuno può aiutarmi ??

mercoledì 11 febbraio 2009

FAQ Brasiliane

Prima di tutto diciamo che significa Faq . Anche se molti di voi forse ne sono già al corrente dirò molto semplicemente che questa sigla è l’acronimo della formula inglese “Frequently Asked Questions” ovvero le domande che vengono poste più spesso su un determinato argomento .
E se l’argomento è “Il Brasile”? . Vediamo a cosa andremo incontro ogni volta che diremo che siamo stati in terra verde oro e da chi aspettarci ogni domanda tipica . Vicino ad ogni pergunta vi fornisco le risposte più semplici che , in caso di emergenza , vi consiglio di usare .

Dai vostri amici : Come sono le Brasiliane ? Tutte belle
Dalle vostre amiche : Come sono i Brasiliani ? Tutti belli
Dalla fidanzata/o : Come sono i/le Brasiliani/e ? Tutti/e brutti/e
Da vostra madre (se siete un uomo) : Hai fatto attenzione ? Si mamma .
Da vostra madre (se siete una donna) : Ma è vero che non hanno la cellulite ? Si mamma .
Dai colleghi di lavoro : E’ pericoloso ? No , basta solo fare un po’ di attenzione . (E subito dopo vi chiederanno Sei stato nelle favelas? No ,perché avrei dovuto?!)
Dalla vicina di casa : Fa caldo ? Dipende , il Brasile è grande tre volte l’Europa e ha 6 fascie climatiche . (Lei vi guarderà un secondo e dirà “Qui ha piovuto tutto il tempo” . Non chiedetemi perché vi risponde così)
Da vostra nonna : Ti sei messo la maglia di lana ? No , nonna sono stato al nord del Brasile . (Al che lei esclamerà “Appunto!!” )
Dal portiere del palazzo : Che ore sono quando qua sono le 16:00? Ci sono cinque ore di differenza ma dipende da dove ti trovi e in che periodo dell’anno . ( Il portiere vi guarderà sospettoso e con aria di sfida vi domanderà “ E quando qua sono le 18:00 ? )
Dagli ignoranti : Hai imparato lo spagnolo ? No . (Inutile fornire altre spiegazioni)
Dai colti : Hai visitato Ouro Preto ? Giuro che volevo andare ma non ho avuto tempo .
Dal barista : Come è il caffè ? Buono , ma la mattina continuerò a venire qua ,stai tranquillo .
Dalla zia : Ci sono le zanzare tigre ? Credo di si , ma sono timide .
Dal migliore amico : Ma che sei tornato in Italia a fare?....E purtroppo in questa risposta non posso aiutarvi …

venerdì 6 febbraio 2009

Gli italiani in Brasile : Categorie


Il Brasile è un paese molto affascinante . I turisti subiscono quello che io chiamo “effetto Brasil” . O almeno la maggior parte . Una parte di questi “contagiati dal Brasile” decidono di tornarci l’anno dopo e quello dopo ancora . Una piccola parte ancora decide di viverci , di trasferirsi là , di cambiare vita insomma . Si trasformano da viaggiatori a residenti . Codesti individui si possono , in linea di massima dividere in quattro categorie . Ovviamente faccio parte di una di queste . A voi l’ardua sentenza .

IL NATURALIZZATO : Vive in Brasile da vent’ anni e non torna in Italia da quindici . Conosce tutti gli altri italiani che vivono in città e sa quasi tutto del resto della popolazione . Guarda gli italiani di passaggio con un pizzico di commiserazione ma ci scambia comunque sempre due chiacchiere . Qualche volta ti chiede “Com’ è che si dice in italiano….” . Poi si informa un po’ sul suo paese di origine “Chi ha vinto il campionato?” “Leone è ancora Presidente?” “Quanto ha preso la Dc alle ultime elezioni?” .
Si chiama Edoardo ma potete chiamarlo Dudu . Non si offenderà .

IL MISTERIOSO : Tende a dirti “Non posso tornare in Italia per adesso” dopo circa 30 secondi che vi conoscete , ma alla domanda “Perché non puoi?” si cela dietro un velo di mistero e vi dice “Adesso vuoi sapere troppo” . Subito dopo vi racconta di dov’ è , come si chiama e gli ultimi 25 anni di vita nei minimi dettagli . E che oggi ha cenato a base di carne e fagioli . Tutto molto buono . Forse la carne era un po’ salata .

L’AMICONE : Normalmente abita in città turistiche ma se vi sente parlare italiano si stupisce come un bambino , strabuzza gli occhi allarga le braccia sorride e grida/dice “Italiani? Non ci posso credere ?!!! Anche io ! Di dove siete?!!” . Vi porta a mangiare nel ristorante del suo amico brasiliano , al locale di un altro amico brasiliano , a vistare tutti i posti della città dove lui ha amici brasiliani . (Vi chiedete perché con tutti sti amici che ha allora sta con voi tutto il giorno) . Il giorno della partenza vi accompagna in aeroporto e farete grandi promesse di risentirvi presto . Arrivati in Italia vi accorgerete che nella foga di abbracciarvi e salutarvi non avete preso nessun recapito di…di…come aveva detto che si chimava?

IL NOSTALGICO : Normalmente è il proprietario di una pousada o di un piccolo hotel . E’ sposato con una brasiliana e hanno due figli (che misteriosamente non hanno mai più di 5 anni) . Vi dice “Sono stanco voglio tornare in Italia” . Ma sta in Brasile da 30 anni (e lo dice da 29) .