giovedì 28 agosto 2008

Jogging pedonale a altre amenità

Uno dei posti che frequento di più in Brasile è il supermercato sotto casa mia . Ci faccio la spesa ,ovviamente , stando attento a capitare nella fila del mio imbustatore di fiducia (l’unico che non mi distrugge le uova). Ci prendo il caffè . Sono pur sempre un italiano e all’ interno del supermercato c’è un bar che fa un ottimo espresso curto (mi raccomando specificate sempre altrimenti vi servono una tazza intera di caffè annacquato ) . Ma soprattutto osservo le persone e le piccole cose della vita quotidiana .

Tra le altre cose , proprio durante il percorso che mi separa dal Bompreço , traggo occasione per fare un po’ di sport , una disciplina nuova , in Italia non comunissima ma in continua espansione (soprattutto nelle grandi città ) : l’attraversamento pedonale . Il consiglio che posso darvi prima di affrontare tale disciplina in Brasile è di non fidarvi troppo delle strisce pedonali e di avere riflessi pronti . Il viale di fronte casa mia infatti , somiglia più ad Interlagos che a una strada di città . Gli automobilisti sfrecciano a tutta velocità e quando voi siete in procinto di attraversare sono anche così gentili da lampeggiarvi o da suonarvi . Mi raccomando non scambiate tali gesti come un invito ad attraversare perché il significato è ben diverso : fermo o ti atropelo (investo) ! Quindi nervi saldi , pazienza e preparatevi allo scatto fino all’altro lato del marciapiede solo quando una macchina è solo un puntino all’orizzonte !

Un altro interessante aspetto del supermercato è rappresentato dall’ “abbandono del carrello” . Da queste parti infatti non si usa mettere la monetina che garantisce che ognuno lo riporti al suo posto ma c’ è il “carrello libero” ! L’estorsione a tempo determinato di 1 Euro a cui siamo abituati noi qui non farebbe altro che allontanare i clienti indispettiti . Di per sé la cosa andrebbe anche bene se non fosse che molti brasiliani portano il carrello fino alla macchina caricano le cose nel portabagagli e lì lasciano l’arnese. Ne deriva il fatto che un estacionamento di un supermercato è un cimitero di carrelli abbandonati (e anche le vicinanze del supermercato) . Ma niente paura ! Il problema è stato risolto brillantemente ! Osservate bene il parcheggio e con vostra sorpresa scoprirete che c’è il parcheggiatore di carrelli ! I Brasiliani , che popolo meraviglioso !

Ps : Una curiosità . Qualche anno fa sono andato in Francia e ho notato una cosa . Invece dei soldi per prendere il carrello si usa un apposita moneta di plastica che viene regalata dal supermercato . I francesi riportano diligentemente il carrello al suo posto e riprendono la simil moneta….Mi chiedo cosa faremmo noi italiani….

lunedì 18 agosto 2008

Novelas e dintorni


Qualcuno ha detto che la televisione è stata la più grande invenzione del mondo . Io non lo so se è vero ma sicuramente per alcuni brasiliani è così (e , purtroppo , anche per troppi italiani) .
Ma lasciatemi entrare nel dettaglio . Prima di tutto dovete saper che è sufficiente camminare per un quartiere meno centrale di una città per notare come su (quasi) ogni casa sia posizionata una parabola dalla dimensione di quelle che captano le voci degli alieni nello spazio a un milione di anni luce . La domanda che vi sorgerà spontanea è “Ma cosa si prende con quella parabola?” . Niente . Semplicemente quella parabola serve per ricevere , con una qualità audio video migliore , i pochi canali che vengono trasmessi gratis cioè : Globo (la Rai brasiliana) , SBT , Record . A questi , spesso , si aggiungono alcuni canali religiosi come CançaoNova (che non so perché ma riesco a vedere anche in Italia) .
Bene . Detto questo passo alla programmazione . Fondamentalmente è uguale alla nostra (troppo calcio troppi programmi a premi ) con anche la presenza di una specie di SuperQuark delle stranezze abbastanza interessante che si chiama “
Acredite se quiser
”(Credici se vuoi) (e un altro programma che si chiama Fantasia in cui la regola è che quando si chiama in studio bisogna gridare “Eu sou Fan da SBT!!!” e si guadagnano automaticamente 100 reais)(rimango per ore a guardarlo)
Ma la punta di diamante e vero epicentro della tv brasiliana sono le
novelas
.
Sono paragonabili alle nostre telenovelas italiane tipo Centovetrine o Un posto al sole (non fingete di non sapere cosa sono ) con la differenza che vengono seguite dalla stessa audience che seguirebbe una finale dei mondiali (ma tutti i giorni) e che hanno una durata di circa un anno .
L’altro elemento caratteristico è che sono una specie di droga . Ho preso in giro la mia fidanzata per giorni perché guardava una di queste novelas e quando , poi , mi sono fermato a guardarla anche io mi sono ritrovato a parlare con la madre di chi aveva tradito chi secondo me .
C’è inoltre da fare un’ altra indispensabile divisione . Le novelas in programmazione dal pomeriggio sono tre e seguono il seguente schema .
Novela della 16:30 : Normalmente ambientata alla fine dell’800 o primi del ‘900 ,a volte con riferimenti religiosi . Se in Brasile qualcuno quando gli dite che siete italiano vi risponde “Giuliana amore mio” non vi spaventate : una novela che ha avuto un certo successo aveva come protagonista una certa Giuliana italiana di cui qualcuno era innamorato (mi sembra di aver capito) .
Novela delle 18:30 : Più scanzonata , ambientata nel presente (quasi sempre a Rio o Sao Paulo) , molte battute . Si ride . Aspetti spesso surreali del tipo che un protagonista parla con la sua coscienza che è interpretata da un altro attore e roba del genere .
Novela delle 21:00 : A letto i bambini . Niente di osceno ovviamente , ma qui gli intrighi passionali e amorosi si intrecciano : siamo in pieno “effetto Beautiful” .

Potrei entrare per ore nella spiegazione di quello che succede ma ….è quasi ora e comincia “A favorita”!
Ps : e oggi forse scoprono che Donatella è innocente…

domenica 10 agosto 2008

Che si mangia?

Noi italiani siamo etnocentrici per natura , diciamolo . O almeno lo siamo culinariamente parlando . Vogliamo il ristorante italiano . In India , Giappone , Congo , Bolivia resistiamo qualche giorno alla cucina locale ma poi , inesorabile , arriva la domanda alla receptionista dell’ hotel : “Conosce un ristorante italiano in zona?” . Bene se siete in Brasile , tranquilli , potete trovare un ristorante italiano o , ancora meglio , una pizzeria . Ma attenti . Ci sono alcune cose da sapere prima di entrare in una pizzeria brasiliana-italiana (mi astengo dal commentare quello che dicono i Brasiliani cioè “Voi avete inventato la pizza ma noi l’abbiamo perfezionata”) . In un menù potete trovare le classiche pizze scritte in italiano sbagliato (capriccioso, margerita , marinare etc..) . A queste se ne aggiungono altre “locali” : frango catupiry (pollo e formaggio) , ananas , calabresa (ottima salsiccia locale) . Se siete a cena con brasiliani assisterete a uno spettacolo , per noi , sacrilego : ogni volta che mangiano un pezzo di pizza cospargono il boccone di ketchup o maionese (nel peggiore dei casi di entrambi gli ingredienti) .

Ma la “novità” più interessante è che qui , normalmente , la pizza si mangia a fette . Insomma non avete il diritto di mangiarvi da soli la vostra bella pizza margerita ma dovrete mangiare una fetta di ogni pizza che viene ordinata (di dimensioni di norma ridotte rispetto alla nostra ) dagli altri commensali . Il risultato spesso si traduce nell’uscire dalla pizzeria con più fame di prima (non mi dite che voi mangereste tranquillamente una pizza con l’ananas) . Ma , per favore , state al gioco e non provate mai a ordinare una Margherita solo per voi : sarebbe come entrare in una pizzeria italiana e chiedere al cameriere del ketchup .

Se avete ancora appetito , e volete provare la splendida cucina locale , non disperate . C’ è una soluzione e si chiama rodizio de carne (passaggio di carne) . In breve : vi sedete al vostro tavolo e ogni cinque secondi passerà un cameriere offrendovi della carne , ogni volta di diverso tipo , infilata in una “spada” . Se volte provare quel determinato tipo di varietà il garçon ve la taglierà direttamente nel vostro piatto . Potete andare avanti così fino a scoppiare ( e vi garantisco che è quello che accade ) o , e sarebbe meglio , fino a quando non vi decidete a girare il cartoncino verde che vi è stato dato all’entrata e sul quale c’è scritto “Sim , por favor” . Scoprirete , con grande sollievo , che dall’ altra parte il cartoncino è rosso e riporta stampato “Nao obrigado” (No , grazie ) . E’ il semaforo del cameriere che , finalmente , vi darà tregua .
DETTAGLIO : Per strada potete trovare facilmente dei carretti dove viene fatto il Churrasquinho , piccoli spiedini di varie carni cotte na hora (al momento) .
Un mio amico brasiliano , scherzando , mi ha detto che quelli sono “churrasco de gato” (carne di gatto) . Non sono più tanto convinto che abbia scherzato e comincio ad essere un po’ preoccupato . Non vedo gatti randagi per strada in Brasile ma tantissimi venditori di Churrasquinho

sabato 9 agosto 2008

Eu nao parlo portuguese


Chiariamo una cosa . Se andate in Brasile in vacanza cercate di studiare un pochino di portoghese in aereo . Niente di trascendentale : imparate a dire “Obrigado” ( grazie )(mi raccomando: si dice “obrigado” e non” imbriagado” ) , bom dia (buongiorno) e boa noite (buona sera) .

Se poi avete deciso di restarci per un po’ di tempo imparatene almeno un pochino (no , mi dispiace , non è uguale all’ italiano)(e no , mi dispiace ancora , le persone non vi capiscono se parlate in italiano) . Il portoghese non è una lingua facile ma non stiamo neanche parlando di mandarino antico .

Nonostante questi consigli vi potrebbero comunque capitare occasioni in cui sia difficile farvi capire e capire . A seguito due piccoli esempi .

Il Jacarè della lagoa : Chiacchierando con il figlio di un amico brasiliano di 4 anni gli propongo di andare a fare il bagno in un fiume vicino casa . Il bambino quasi impallidisce ! “Voce è doido ! Aì tem Jacarè!” (Sei pazzo! Li c’ è il jacarè!). Il piccolo comincia a spiegarmi che nel fiume vive un bicho (animale ) che potrebbe prendermi e mangiarmi in un solo boccone . Ovviamente sfodero il mio coraggio di adulto convinto che la storia serva solo a tenere lontani i bambini dal fare il bagno in assenza di adulti e che il fantomatico jacarè sia un animale inventato e dico “Ma non ti preoccupare ! Io mangio i jacarès !” . Il bambino un po’ ride un po’ mi guarda preoccupato. Fortunatamente il padre , più tardi (ma prima che facessi il bagno!) , mi ha spiegato che il jacarè è il coccodrillo e che effettivamente vive in quel fiume .
Attenzione quindi : i bambini VERAMENTE dicono sempre la verità . O perlomeno i bambini brasiliani !
Ps : Se vi trovate a passare per Porto Calvo, paesino dello stato dell’ Alagoas , fermate un ragazzino per strada e chiedetegli se conosce “
O homem que come os jacarès
” (l’uomo che mangia i coccodrilli”) : sono una specie di leggenda metropolitana da quelle parti .

Il vorace italiano : Una delle prime volte che mi sono recato ad un supermercato brasiliano e ho fatto la spesa mi sono trovato di fronte a diversi problemi di carattere linguistico . Tanto per cominciare noi italiani siamo convinti che la nostra cucina sia la migliore del mondo e che quindi tutto quello che troviamo in un supermercato italiano lo dobbiamo trovare di diritto in qualsiasi supermercato del mondo . Sbagliato . Io per esempio mi sono quasi arrabbiato perché cercavo la “farina normale” e continuavano a farmi vedere la farina di mandioca . Beh per i brasiliani QUELLA E’ farina normale ! La farina che usiamo noi si chiama “farinha de trigo” (farina di grano)(un giorno ,se verrete in Brasile , mi ringrazierete per avervi dato questa delucidazione) .
La mia avventura più grande però è stata trovare in un supermercato brasiliano il burro . Voi direte : perché il burro? Beh tanto per cominciare non lo trovavo . E poi “burro” in portoghese si dice “
manteiga
” mentre la parola in italiano significa “asino” . La mia fidanzata e una sua amica che erano con me non capivano cosa volessi quindi sono passato all’ italica gestualità : adesso , per favore , un po’ di concentrazione e immaginatevi la scena . Un uomo , turista , che nel mezzo di un supermercato brasiliano scuote una confezione di latte e dice “Burro , burro , burro!” (cioè “Asino , Asino , Asino!) (con la speranza che tutti capissero che se sbatacchio il latte questo diventa burro)(in seguito ho scoperto che questo processo funzionava solo nella mia fantasia) .
Insomma , voi che cosa capireste ? Io scapperei pensando che ho davanti un pazzo che vuole asino in scatola o , ancora peggio , succo di asino .
Ma i brasiliani sono gente paziente . Sono riuscito a tornare a casa con una confezione di
manteiga
.

venerdì 8 agosto 2008

Ma cos’è questo barulhinho?


Il Brasile , si sa , è terra di musica . Il samba (eh già sembra strano ma è una parola maschile) , il forrò , il choro (lo stupendo Brasilian Jazz ) , la bossanova sono tutti ritmi nati e cresciuti in questo paese . Si capisce quindi come “il suono” in senso lato rappresenti una componente fondamentale della vita di ogni brasiliano .
Fin qui l’aspetto artistico . Il “problema” nasce dal fatto che questo concetto viene , come spesso accade in Brasile , estremizzato fino a tramutarsi , in questo caso , nel meno poetico “baruluho” (rumore) .
Eh già . Perché se è vero che qui si vive ascoltando musica , spesso le note sono accompagnate da rumori provenienti da chiunque e da qualsiasi cosa .
Prendete un palazzo medio brasiliano (un “grattacielo” lo chiameremo noi Italiani senza averne mai visto uno) . Dodici piani . Quattro appartamenti a piano . Immaginiamo tre persone per ogni appartamento . Fanno un totale di 144 inquilini . Ecco . Adesso immaginate che all’unisono ognuno di loro alle 7 di mattina accenda la radio o la televisione o lo stereo , ognuno , ovviamente , sintonizzato su canali e frequenze diverse . Ah ! Dimenticavo un piccolo dettaglio : il volume ,ovviamente, è al massimo percepibile da orecchio umano senza incorrere in danni permanenti all’udito (e , non di rado , sopra tali limiti) . Ne deriva un “leggero”
barulhinho
, appunto , che arriva perentorio nella vostra camera da letto . Metteteci poi i vari venditori di macaxeira (di cui ho già parlato) , di gelato , dolci , mais e qualsivoglia mercanzia che passano gridando sotto la vostra finestra e il sogno che stavate facendo sarà solo un bel ricordo . Buongiorno Brasile !

Ps : La mia amica brasiliana Cris mi dice che in altre città del Brasile passa anche il raccoglitore di spazzatura gridando allegramente “LIXOOOOOO” . Non ho avuto , sfortunatamente , il piacere di incontrare tale individuo .

La situazione , dal punto di vista dell’ inquinamento acustico si arricchisce di altri due individui che si possono incontrare tranquillamente in una qualsiasi città brasiliana e di cui tengo a darvi una brevissima descrizione .
Il Coatto Brasiliano
: Trasposizione brasiliana di un personaggio già noto in Italia . E’ normalmente dotato di un pick-up (ma ve bene qualsiasi macchina) nel cofano del quale ripone casse-stereo e subwoofer dalle dimensioni preoccupanti dalle quali viene diffusa , con grande felicità di tutti , musica generalmente di scadente qualità . Potete rendervi conto che stia per arrivarne uno quando è , approssimativamente , a 4 chilometri da dove siete voi .

Dettaglio : non si cura assolutamente di che ore sono , per lui l’amore per la musica viene prima di tutto .


Il Mercante in Fiera
: Specializzazione del normale commesso . Il Mercante in Fiera (ma mi piacerebbe sapere qual è la sua effettiva denominazione) è assunto da una negozio per richiamare l’attenzione della clientela che passeggia . Staziona sulla soglia di una determinata attività commerciale ed è in possesso di un microfono collegato (ovviamente) ad una cassa delle dimensioni di un giocatore professionista della NBA . Con voce monotona e ipnotica legge tutte le offerte in atto in quel momento nel negozio . Ce ne è uno ogni due negozi . Fare due passi nel centro , vien da sé , diventa piacevolissimo .

Dettaglio : Attenzione , ascoltarne uno per più di dodici secondi provoca incontrollabile voglia di entrare nel negozio e comprare le cose più inutili (io una volta sono uscito da una loja con uno “schiccialattine” e un taglia uova sode..)

giovedì 7 agosto 2008

Posso ajudar ? Pode !


Immagino sia capitato a tutti di entrare in un negozio della vostra città per provare un paio di scarpe. Se vi è capitato questo allora vi sarà capitato anche di dover rispondere alla domanda della commessa “Che misura porta?” e di provare , a quel punto , un brivido freddo lungo la schiena . Eh si . Perché sbagliare il numero significherebbe farvi portare il paio troppo stretto o troppo grande e ritrovarsi a dover dire (arrosendo) “Credo mi serva una misura in più” . Il fatto di per sé non consisterebbe in niente di male se non fosse che , in Italia , le commesse non apprezzano , non giustificano e non tollerano indecisioni davanti alla scelta di indumenti calzature e accessori in genere (per questo nei negozi di scarpe diventiamo bambini e diciamo “Mah…dipende…mi può portare tutti i numeri dal 38 al 54?”). Qualora poi non vada bene l’oggetto che vi hanno portato vi puntno gli occhi addosso e sono anche capaci di dirvi “Va di moda la scarpa che soffoca il piede” piuttosto che tornare in magazzino a prendervi il numero giusto . E se poi , a pensarci bene , non vi piacesse il numero giusto ? Beh , non vorrei essere nei vostri panni….

Se venite in Brasile vi posso dire una cosa fin da adesso : rilassatevi e entrate nei negozi senza paura .

I “Vendedores” (equivalente dei nostri commessi) qui sono gentilissimi e disponibilissimi . Vi portano quello che volete , vi provate quello che volete e toccate quello che volete . E se alla fine non vi piace niente ? Nessun problema ! Il commesso vi sorride tutto felice , vi saluta , vi augura buona giornata e vi dice “Volte sempre!” (torna quando vuoi!) .

Ma le sorprese non finiscono qua . Casomai siate decisi a comprare qualcosa (e siate in possesso di una carta di credito brasiliana) potete pagare “parcelado” cioè a rate (senza interessi). Ma attenzione , e qui sta il bello . Non avrete bisogno di fare cose strane , riempire moduli , dare buste paga o cose del genere ma semplicemente sarà sufficiente dare la carta di credito al commesso che , sempre con il sorriso sulle labbra , la passerà nella macchinetta apposita . Potete dividere in 2 rate qualsiasi cosa (mi hanno proposto di pagare in duas vezes una paletta per raccogliere la polvere del valore di 2,99 Reais , circa 1,10 Euro , e non vi nego che la tentazione c’ è stata) e arrivare fino a 10, 12 o 18 per gli oggetti più costosi .

Dimenticavo un dettaglio . Non vi spaventate quando entrate in una loja (negozio) . I commessi sono sempre un numero superiore di cinque o sei volte rispetto ai clienti che ci sono in quel momento nel negozio (una volta ne ho contati 47 per 4 potenziali clienti). La maggior parte ascolta la musica , chiacchiera con i colleghi , guarda la partita in televisione (ci sono sempre partite in televisione) , scherza . Ma sempre , dico sempre , ce ne sarà uno che vi verrà incontro sorridente e vi dirà “POSSO ADJUDAR?!”

mercoledì 6 agosto 2008

Autobus? No , grazie . Io prendo il Taxi “lotação”!


Cominciamo con il dire una cosa . I mezzi pubblici in Brasile funzionano meglio che in Italia . Non posso parlare delle grandi città ma per quanto riguarda il nord-est è così . Gli autobus passano spesso e a tutte le ore .
Secondo punto . Per prendere un autobus si paga il biglietto e non è tutto lasciato al buon senso dei passeggeri . Esiste infatti un personaggio chiamato “cobrador” che staziona in una postazione e ve lo trovate davanti appena salite a bordo : pagante 1,75 reais e il tornello magicamente si apre .
Certo ci sono alcuni inconvenienti tipo che l’autobus qualche volta viene assaltato per rubare appunto i soldi del cobrador (tranquilli assalti rapidi ed indolori il cobrador l’autista e i passeggeri non fanno la minima resistenza e gli assaltatori di regola sono abbastanza educati e non vogliono anche i vostri cellulari e il portafogli )(DI REGOLA) .

Un altro inconveniente può essere il fatto che ad ogni fermata c’è qualcuno che sale dalla porta posteriore per non pagare il biglietto (insomma qualche brasiliano “fa il portoghese”) . Nel 90 per cento dei casi sono bambini vispi , il restante 10 per cento sono “malouqueiros” (pazzarelli , letteralmente) a volte un po’ fastidiosi …
Non volete avventurarvi su un autobus ? Niente paura ! Esiste il Taxi “
lotação”
(letteralmente “a rimprisi”)
Mi spiego meglio . State aspettando l’autobus alla fermata (ah dimenticavo! Le fermate non sono segnalate in nessun modo , capite che lì ferma un autobus perché c’ è un gruppo di persone ferme in piedi) passa un Taxi (un taxi in tutto e per tutto) e l’autista rallenta e grida (per esempio) “CENTRO ! CENTRO ! CENTRO !” . Beh , se voi dovete andare nel Centro allora lui fa al caso vostro . Salite a bordo e l’autista farà il percorso dell’ autobus rallentando ad ogni fermata e gridando la sua destinazione . Quando carica 4 persone ha finito il suo compito e vi porta a destinazione . Comodo no? Il tutto per 2 Reais . Ovvero 0,15 centesimi in più dell’ autobus .

Non so cosa ne pensino le compagnie di trasporto pubblico . Ad ora non ho riscontri di polemiche o proteste in atto .

martedì 5 agosto 2008

Parcheggiatore Abusivo Top Class

Sono sicuro che vi sarà capitato nella vostra vita di imbattervi in uno di quei parcheggiatori abusivi sul lungotevere a Roma . Si , quei simpatici individui che ti dicono quando scendi dalla macchina dopo che hai parcheggiato “Dottò me lo offre il caffè?” e quando tu gli dai 50 centesimi ti dicono “Eh no Dottò sono 2 Euro!” (ma dove cavolo lo bevono il caffè???) .

Bene , forse vi farà piacere sapere che anche qua ci sono i parcheggiatori abusivi ma sono Top Class .

Mi spiego meglio . Prima di tutto si distinguono perché hanno un piccolo asciugamano rosso arrotolato que tengo sulla spalla (che nostalgia dei nostri vecchi parcheggiatori abusivi con il cappello da marinaio!) e ti aiutano veramente a parcheggiare e fermano il traffico quando devi uscire dal parcheggio (letteralmente si mettono in mezzo alla strada e bloccano le altre macchine ) . Poi , questa è la cosa piu’ gradita , offrono una serie di servizi utilissimi . Primo : se è giorno e fa caldo (leggi caldissimo) si preoccupano di mettere un cartone sul tuo parabrezza in modo che il volante quando tornerai non sia incandescente . Secondo : ti lavano la macchina ! Esatto ! Nel 50 per cento dei casi sono forniti di spugnetta e bottiglia d’acqua e quando torni al tuo autoveicolo è bello pulito . Terzo , ma non ultimo in ordine di importanza : ti sorvegliano VERAMENTE la macchina e se torni alle 5 di mattina li trovi ancora là .

Sapete che vi dico ? Con questo servizio efficientissimo sono ben felice ogni volta di pagarli il miglior caffè della città !

Venditore di macaxeira



Allora cominciamo dicendo cos’ è la “macaxeira” . E’ la radice della mandioca , che , ovviamente , è una pianta diffusa in Sudamerica e dalla quale si estrae una farina qui usatissima .

Detto questo passiamo al lavoro di oggi : il venditore , appunto , di macaxeira .

Questi simpatici individui hanno una carriola (di quelle che usano i nostri muratori per intederci) piena di queste radici . Qual’ è la loro tecnica di vendita ? Semplice dalle 6 del mattino fino a mezzogiorno circa si aggirano per i quartieri della città gridando MACAXEIRAAAAAAAA a intervalli di 5 secondi . Considerando che le palazzine brasiliane sono per i nostri canoni enormi (circa 10-12 piani in media) potete facilmente immaginare il tono di voce con il quale viene elencata la merce .

Se avete voglia di intraprendere questa carriera lavorativa considerate che la concorrenza è spietata : passa all’incirca un venditore di Macaxeira ogni 5 minuti e che gli orari migliori sono dalle 7 alle 9 .

Vi chiederete : ma non disturbano chi , magari , vorrebbe dormire un’ ora in più e non vuole comprare macaxeira ? Certo . Io sono fra quelli . Spesso non vi nascondo che mi viene voglia di scendere in strada e comprare la radice ma non per farne farina….

Curriculum non inviabile . Attività imprenditoriale in proprio . Cifra da investire circa 20 Euro .

Ps : Ci tengo a sottolineare che questi post sono soltanto per far sorridere un po’ e riflettare anche . Ho il massimo rispetto per chi svolge queste professioni faticose ricavandone quasi sempre un salario molto al di sotto delle necessità minime ma nonostante questo non si piega a svolgere attività illegali .

lunedì 4 agosto 2008

Blog dall' altra parte della terra

Dopo parecchio tempo , troppo forse , di assenza mi ripresento sul mio blog ! E voi direte : “Chissenefrega!” e forse avete ragione oppure forse vi interessa sapere qualcosa in piu’ di semiserio sul Brasile dove adesso mi trovo !

Il primo post sarà sui lavori !

Dove si manda il Cv per fare il


Imbustatore di supermercato

Allora cari amici , in Brasile (ma fonti ben documentate mi dicono anche in Usa) esiste un lavoro molto particolare : l’imbustatore di prodotti al supermercato . Mi spiego meglio : l’individuo si colloca alla cassa e si preoccupa di imbustare ogni prodotto che il cassiere batte . Quando dico OGNI prodotto intendo dire letteralmente OGNI . Il servizio potrebbe anche essere comodo se non ci fossero alcuni effetti collaterali . Il primo : se hai comprato 20 prodotti esci con 20 buste , se ne hai comprati 40 con 40 . Vi posso assicurare che non è comodissimo arrivare fino a casa .

Secondo , ma non da sottovalutare , effetto collaterale : le buste non vanno bene . Sono troppo piccole per quasi tutti i prodotti e troppo grandi per quelli rimanenti e hanno la stessa resistenza che avrei io in un match sulle dieci riprese con Mohammed Ali’ : 2 secondi .

Terzo effetto , e qui cito un ragazzo che conosco , l’inquinamento . “In un giorno un supermercato brasiliano inquina piu’ di una petroliera che affonda nel mar dei carabi “

Ah quasi dimenticavo : il curriculum si manda alle maggiori catene di supermercati , mi dicono che la selezione non sia particolarmente tosta !

Requisiti : Capacità di imbustare le cose guardando da un'altra parte , indi schiacciando le uova con la Coca Cola da 4 litri (in Brasile è piu’ facile trovare questo formato che quello da 1,5 litri) .

A presto per gli altri lavori .