domenica 23 novembre 2008

Uno zero zero zero

Mille è numero strano . Può significare “tanto” , ma anche poco .
“Mille di questi giorni”! . Non sei tanto generoso , mi stai augurando poco meno di tra anni felici . Ma una storia “millenaria” invece , beh , dura da parecchio .
Con “mille lire “ ci compravi poco , con mille Euro …pure . Certe cose non cambiano mai .
Se mi dici “Grazie mille” , vuol dire che ho fatto qualcosa di buono , di gentile . Ma può essere anche ironico e allora quel mille vale zero .
Mille erano i garibaldini , tanti per avere il cattivo gusto di indossare una camicia rossa . Pochi , ma buoni , per fare l’ Italia . Forse non tutta , ma un bel pezzetto si .
Una paesino di mille abitanti . Poche persone . “I vincitori della lotteria sono stati più di mille”. Cavolo sono tutti fortunati tranne me? .
Dire . Fare .
“Te l’ho detto mille volte ! “ . E ancora non ho capito . Scemo .
“L’avrò fatto mille volte! “ . E ancora riesco sbagliare . Scemo + scemo .
Mille lettori del mio blog fino ad oggi . Me le immagino queste mille facce . Tutti davanti al pc . C’è qualcuno che ride , qualcuno che si commuove (mi hanno detto…) , qualcuno che non capisce , qualcuno che ha sbagliato pagina , qualcuno che cercava un’altra cosa ma poi gli è piaciuta anche questa . Qualcuno , spero , che ha trovato quello che cercava . E se , solo uno , dopo aver letto le mie pagine , si è sentito un po’ più allegro . Beh , quell’uno vale per mille .

lunedì 6 ottobre 2008

Tchau Brasil !

Io non lo so se è così in tutti gli aeroporti del mondo . Voglio dire , gli aeroporti sono tutti uguali . Ma in Brasile , mentre stiamo seduti lì ad aspettare che chiamino il volo , c’ è sempre qualcuno che piange . Che piange perchè torna o perchè se ne va . Perché , che parta o che torni , lascia qualcuno o qualcosa laggiù . E lasciare qualcuno o qualcosa in Brasile , credetemi , non è facile .
Ci sono gli italiani abbronzati e con la maglia di Ronaldinho o con scritto Salvador o Rio o Fernando de Noronha . L’ultima maglia comoda prima di tornare nei vestiti da città , nelle giacche e le cravatte , nei vestiti da lavoro . Ci sono donne con i bambini e ragazze con i tacchi alti . Coppie di italiani in vacanza , lei che si è fatta le treccine e le unghie con disegnate le palme e lui che manda i messaggi agli amici per sapere cosa ha fatto la Roma . Ci sono ragazze da sole già con i cappotti , che l’estate l’hanno lasciata al check in . Turisti brasiliani , uomini in giacca e cravatta , qualcuno con la chitarra e il cappello da artista . C’ è tanta gente insomma . E c’ è sempre qualcuno che piange .
Qualche volta vorrei andare là e chiedere “Perché piangi?” . Vorrei scrivere un libro su quelli che piangono partendo dal Brasile . Sono sicuro che verrebbero fuori un sacco di storie interessanti .
Magari prima o poi lo farò . Poi scriverò un libro su quelli che piangono mentre l’aereo decolla . Quelli piangono ancora più forte .
Sono partito anche io . C’era una donna seduta accanto a me in aereo . Quando ci siamo alzati dalla pista lei guardava fuori dal finestrino e gli è scesa una lacrima . Mi ha visto che la guardavo nel riflesso , si è girata verso di me e mi ha detto con un mezzo sorriso “Ja estou com saudade” (già sento nostalgia) .
Credetemi , in quel momento , l’avrei capita anche senza parlare portoghese .

sabato 20 settembre 2008

Il corpo è il mio tempio


Negli ultimi anni un po’ in tutto il mondo è cresciuto il culto del fisico . Tutti vanno in palestra (purtroppo , non tutti , con gli stessi risultati )(io ne sono un chiaro esempio) . Tutti vogliono sentirsi meglio e apparire in forma alla famosa “prova costume” . Se questo accade nei paesi dove fa freddo 12 mesi l’anno immaginatevi cosa succede nel Nord del Brasile dove ogni giorno la temperatura media è di 28°gradi .
Qui ci sono palestre ad ogni angolo . Dalle più tecnologiche che non ci sogniamo neanche da noi a quelle , diciamo così , un po’ più arrangiate (leggi pietre al posto dei bilancieri) .
La prima cosa che vi salterà agli occhi è che in Brasile esistono le “Academia pra mulheres” ovvero le palestre riservate alle sole donne . Quando ne incontrate una non spaventatevi : non siete stati teletrasportati all’ improvviso in Iran . C’ è una spiegazione razionale anche a questo .
Se pensate infatti che noi italiani siamo i più paqueradores (quelli che ci provano) con le donne,siete in torto . Siamo dei dilettanti in confronto ad un uomo brasiliano che , normalmente , ci prova con qualsiasi cosa non abbia bisogno di essere gonfiata (scusate la metafora) . Va da sé che alcune donne che non hanno voglia di perdersi in chiacchiere preferiscono iscriversi ad una palestra riservata (anche se , mi chiedo , non passino poi più tempo a chiacchierare fra di loro) .
La palestra , ovviamente , è solo la punta dell’ iceberg del culto del corpo .
Mentre gli uomini tentano di somigliare al tipo che ho messo nella foto , le donne affiancano alla palestra altre attività di vario tipo .
Fazer as unhas (mettere lo smalto e curare le unghie delle mani e dei piedi) qui è una pratica trattata con estrema serietà . Diciamo che almeno una volta alla settimana le donne si dedicano a tale culto . Normalmente il rito si svolge fra due amiche intente ognuna a arrumar (mettere a posto) le unghie dell’altra . La fantasia del popolo brasiliano viene fuori in tutta la sua potenza . Le giovani non si limitano a pintar solo di un colore ma si sbizzarriscono con stelline decorative , mini paesaggi e quant’ altro . Mi dicono che da qualche parte a Sao Paulo ci sia un estetista che su ogni unghia rappresenta una diversa opera Impressionista .

Oltre alle suddette palestre in città vi capiterà di incontrare molti cabelereiros (parrucchieri) . Tutto ciò è dettato dal fatto che una donna brasiliana (ma anche fra gli uomini la tendenza è in aumento) passa circa 1/5 (una mia stima personale) della sua vita a arrumar os cabellos (sistemare i capelli) .
In particolare qui esiste un arnese chiamato escovinha . Tale strumento di tortura (simile ad una spazzola a mio avviso , ma potrei sembrare un eretico) ha il compito di rendere il capello liso (liscio) condizione assolutamente imprescindibile per uscire la sera tranquille.
La maggior parte delle ragazze passa tale “pettine speciale” con tale frequenza e intensità che mi chiedo come facciano a non essere calve .
La “scienza dell’ escovinha” negli ultimi anni è progredita e si è arricchita di nuove fantastiche scoperte . Sono recenti evoluzioni :
Escovinha progressiva : passata sul capello lo mantiene liscio per 2 o 3 mesi .
Escovinha intelligente : Non ho avuto ancora il piacere di incontrarne una . Ma giuro , pensando a cosa possa essere , non riesco a dormire la notte .

domenica 14 settembre 2008

I miei primi 500...Obrigado !


Ciao a tutti !
piccolo post solo per "festeggiare" i miei primi 500 lettori . E' cominciato tutto per gioco e lo è ancora ma fa piacere sapere che da qualche parte nel mondo ci sono state 500 persone che hanno avuto la pazienza di leggere quello che scrivo . E magari , spero , sorridere un pò e fermarsi e pensare davanti al mappamondo .

Um abbraccio a tutti e a presto per i nuovi post !

mercoledì 10 settembre 2008

Piccole grandi atrocità intercontinentali

Se andate in Giappone per salutarvi fate l’inchino . In Italia i ragazzi si baciano sulla guancia fra di loro (non lo fate in Brasile se non volete trovarvi KO!) . Negli Stati Uniti ci si abbraccia .
In Giappone c’ è il sushi e il sakè . In Italia la pasta e il vino , in Brasile a feijoada e il succo di goiaba .
Insomma ogni paese è diverso , ha le sue caratteristiche , il suo modo di essere “paese” . Ma se vi fermate un attimo a pensare ci sono delle cose che accadono in tutto il mondo . Piccole cose . E , chissà perché , sono sempre le più fastidiose .
Il Brasile , non fa eccezione . A seguito tre piccoli esempi .

Il cowboy del semaforo : Siete in Brasile a bordo della vostra Fiat Uno (ma qui la chiamano Mille ed è la macchina più venduta) (si , amici , purtroppo è ancora in produzione) sul lungomare di una città . Fermi al semaforo . Il cielo è sereno il sole brilla nel cielo e state respirando il profumo della salsedine . Non c’è traffico . Il semaforo è rosso e vi godete il momento . Siete quasi in estasi . Socchiudete gli occhi e…PEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!!! Eccovi di ritorno alla realtà ! Quello nella macchina dietro di voi vi ha appena strombazzato perché non siete partiti sgommando al semaforo appena è diventato verde !! Allora pensate “Beh avrà fretta!” lo lasciate passare accostando leggermente e sapete lui che fa? Vi sorpassa e si ferma alla baracca venti metri più avanti a bere un cafezinho . Como è boa a vida !

Incontinenza canina : Problema largamente diffuso in Italia e , contrariamente a quanto molti pensino , in tutta Europa (i poliziotti generalmente sono più impegnati a fare , o non fare , altre cose piuttosto che beccare un cane nell’atto di fare la cacca) .
Avere un cachorrinho (un cagnolino) qui è una specie di status symbol (come in Italia avere il fuoristrada) oltre ad un modo di abbordare ed esser abbordati quando si cammina sul lungomare (non escludo che alcuni comprino il cane solo per amore per gli animali ) (a differenza dell’ Italia dove nessuno compra il fuoristrada “Perché è comodo” . Comodo !?!? Nel traffico di Roma?!?!?) .
Amore o no per i quadrupedi i cani hanno bisogno di fare la loro passeggiatina . E quando fanno la passeggiatina dove fanno i loro bisognini? Ma sul marciapiede ovviamente ! E chi raccoglie i loro bisognini? Nessuno ! E chi pesta i loro bisognini quando cammina felice in infradito ? IO !!!!!!

Invisibilità momentanea e incontrollabile : Vi sarà capitato di fare la fila a volte . In tabaccheria per esempio Vi sarà capitato di essere gli ultimi della fila . Di rimanere gli ultimi finchè è il vostro turno . E’ in quel preciso momento che si acquistano i poteri di invisibilità momentanea e incontrollabile . State per dare i soldi all’ uomo alla cassa e chiedere quello che volevate quando alle vostre spalle arriva una , generalmente , persona anziana che dice : “ Un pacchetto di Marlboro!” . Quando voi , gentilmente , dite : “Signora , mi scusi , c’ero io” lei vi guarderà sorpresa e presa di soprassalto vi dirà “ Scusi , non l’avevo vista!” . Ecco . Il miracolo dell’ invisibilità si è compiuto sotto i vostri occhi .

PS : Per quello che ho potuto constatare in Giappone i poteri spariscono . Informatemi se ci sono altri posti del mondo dove non si manifestano .

martedì 9 settembre 2008

Que Show !

Come già ho detto in qualche post precendente la musica accompagna la vita dei Brasiliani e ne è parte integrante . E dov’è che la musica raggiunge il suo apice ? In un concerto ovviamente !

Per questo motivo strettamente antropologico e di studio della cultura brasiliana e non per ballare come un pazzo per due ore insieme ad altre 20 mila persone , che ho acquistato i biglietti per lo show di Ivete Sangalo (una delle cantanti più celebri in Brasile ) .
Prima di tutto devo già fare una postilla alla parola “biglietti” . Nei concerti brasiliani in realtà non si entra con un biglietto ma con una “camisa” (maglietta) . Mi spiego . Voi andate al botteghino (che spazia dal negozio di abbigliamento alla salsamenteria ) e acquistate un biglietto cartaceo che può essere “Pista” (equivalente del nostro “campo” quando i concerti sono negli stadi) o “Camarote” (una struttura simile a un palco ai lati del campo , paragonabile al nostro tribuna numerata …ma in piedi ! ) . Ma non è questo l’ingresso ! Infatti due giorni prima dello Show vi dovete recare nel luogo dove si svolge il concerto e cambiare il vostro biglietto cartaceo con una canottiera di colore diverso a seconda del posto che avete comprato . Vi assicuro che coreograficamente è bellissimo . Immaginate 20 mila persone sotto il palco tutti con una canottiera verde ! Sembra un'unica grande persona che pula (salta) dança (balla) e levanta as maos (alza le braccia) !
Le sorprese non finiscono qui . Se non avete il corpo totalmente annebbiato dalla cerveja (come purtroppo , accade al 90% degli uomini ) noterete che le ragazze non hanno la canottiera come è stata consegnata ma bensì “modificata” . Esatto perché le fanciulle uno o due giorni prima dello show si preoccupano di portare la maglietta da una sarta . Il risultato ? Beh Valentino paragonato ad una “stilista” brasiliana fa schifo . Vi posso garantire che da una canottiera di nessun valore escono fuori magliette bellissime , vestiti interi addirittura e lavori di una fantasia originalissima usando solo la camisa stessa !
No , non vi preoccupate , i maschietti tengono la canottiera così com’ è , quando non se la tolgono per mostrare i risultati ottenuti da mesi di palestra (o da giorni di steroidi) .
L’altra sorpresa è che la band non si esibisce su un palco come siamo abituati noi . L’artista e il suo gruppo infatti sono tutti in cima ad un trio elettrico (un enorme camion) che a passo di lumaca si aggira per l’area dove si svolge l’ evento . Insomma immaginate Vasco sul tetto di un pullman che gira per lo stadio Olimpico (Claudio Baglioni , sinceramente non ce lo vedo) !
Il pubblico si diverte tanto , la birra scorre a fiumi , si rimorchia (sia che siate femminucce sia che siate maschietti) e qualche volta qualcuno litiga (perché non l’ho capito) . Stranamente non c’ è la puzza di marijuana nell’ aria che caratterizza i concerti italiani (dai Cugini di Campagna ai gruppi cover di Bob Marley)
Per il resto vi posso solo dire che si balla tanto , si ascolta bella musica , si suda , ci si diverte e…..è meglio mettersi i soldi nelle mutande (o almeno così la mia fidanzata mi ha fatto fare ….) !

Ps : Mi dicono fonti ben informate che al concerto di un gruppo che si chiama Chiclete com Banana ci sia dieci volte più casino che a quello di Ivete Sangalo ....

mercoledì 3 settembre 2008

Un mondo di criança !

Una cosa che sicuramente non manca in Brasile sono i bambini . Sono tanti , tantissimi . A tal punto che la loro presenza è tangibile anche quando non ci sono . Mi spiego meglio . Se andate in un centro commerciale qui in Brasile e vi scappa la pipì andrete (mi auguro) nella zona dei bagni e sorpresa delle sorprese : esistono 3 tipi di bagni diversi ! Uomini , donne e….donne con bambini . Ovviamente non sono mai entrato nel bagno riservato ma mi dicono che ci sono attrezzature per cambiare il pannolino e, nei più sofisticati , bagni a misura di persone sotto il metro di altezza .
Inutile dire che in ogni posto dove andate trovate la mitica “gabbia” piena di palline (di quelle dove infilate vostro figlio quando andate da Ikea) che i bambini trovano uno spasso . E poi menù riservati ai più piccoli nei ristoranti , aree riservate per guardare i cartoni animati e ,in diversi palazzi , parquinho dei divertimenti . Se poi vi capita di accendere la televisone…beh , buon divertimento! Gran parte della programmazione pomeridiana e mattutina è completamente dedicata al bambini con show e cartoni di ogni tipo .
Vi ricordate la mitica Cristina D’Avena ? E’ sparita . Non si vede più . Anzi che ne abbia notizie per favore mi contatti . Il che significa semplicemente una cosa : in Italia non si fanno più bambini (o se ne fanno molti meno) . Ecco in Brasile hanno la loro Cristina D’Avena e si chiama Xuxa . Xuxa è bella , bionda e brava. Ma soprattutto è la celebrità più famosa in Brasile .E’ intramontabile . Da 20 anni (ma è rimasta uguale identica..) è in televisione a ballare , a cantare canzoncine e tenere compagnia ai bambini (e anche se nessuno ha il coraggio di ammetterlo, anche agli adulti) . CD , magliette , quaderni , borse e qualsiasi cosa con la sua immagine va a ruba .

Poi ci sono i cartoni animati . Sono rimasto di sasso quando ho scoperto che qui non passano Holly e Benji (ma come nella terra del calcio ???) , né Pollon , né L’Uomo Tigre (ma come nella terra del ValeTudo?) . Ma trasmettono , o meglio trasmettevano , un desenho animado che li surclassa tutti : Bananas de Pijamas . Io adesso , sinceramente , non so l’autore di questo cartone animato che droghe usasse . Questo cartone (in realtà solo la sigla ha la forma di cartone animato il resto sono uomini con indosso maschere modello mascotte americana) verte su le avventure di due banane che indossano il pigiama (a righe bianco e blu) . La cosa è talmente surreale e la sigla talmente orecchiabile che se assistite ad una puntata sappiate che siete persi per sempre .
Quando la mia ragazza mi ha raccontato di questo cartone l’ho presa in giro per ore . Poi sono finito su youtube a guardare un video .
Adesso cammino canticchiando “Bananas de Pijamas descendo as escadas Bananas de pijamas uma dupla bem levada” .........

PS : Se siete abbastanza coraggiosi ecco il video http://www.youtube.com/watch?v=q4EltTdwUwQ

giovedì 28 agosto 2008

Jogging pedonale a altre amenità

Uno dei posti che frequento di più in Brasile è il supermercato sotto casa mia . Ci faccio la spesa ,ovviamente , stando attento a capitare nella fila del mio imbustatore di fiducia (l’unico che non mi distrugge le uova). Ci prendo il caffè . Sono pur sempre un italiano e all’ interno del supermercato c’è un bar che fa un ottimo espresso curto (mi raccomando specificate sempre altrimenti vi servono una tazza intera di caffè annacquato ) . Ma soprattutto osservo le persone e le piccole cose della vita quotidiana .

Tra le altre cose , proprio durante il percorso che mi separa dal Bompreço , traggo occasione per fare un po’ di sport , una disciplina nuova , in Italia non comunissima ma in continua espansione (soprattutto nelle grandi città ) : l’attraversamento pedonale . Il consiglio che posso darvi prima di affrontare tale disciplina in Brasile è di non fidarvi troppo delle strisce pedonali e di avere riflessi pronti . Il viale di fronte casa mia infatti , somiglia più ad Interlagos che a una strada di città . Gli automobilisti sfrecciano a tutta velocità e quando voi siete in procinto di attraversare sono anche così gentili da lampeggiarvi o da suonarvi . Mi raccomando non scambiate tali gesti come un invito ad attraversare perché il significato è ben diverso : fermo o ti atropelo (investo) ! Quindi nervi saldi , pazienza e preparatevi allo scatto fino all’altro lato del marciapiede solo quando una macchina è solo un puntino all’orizzonte !

Un altro interessante aspetto del supermercato è rappresentato dall’ “abbandono del carrello” . Da queste parti infatti non si usa mettere la monetina che garantisce che ognuno lo riporti al suo posto ma c’ è il “carrello libero” ! L’estorsione a tempo determinato di 1 Euro a cui siamo abituati noi qui non farebbe altro che allontanare i clienti indispettiti . Di per sé la cosa andrebbe anche bene se non fosse che molti brasiliani portano il carrello fino alla macchina caricano le cose nel portabagagli e lì lasciano l’arnese. Ne deriva il fatto che un estacionamento di un supermercato è un cimitero di carrelli abbandonati (e anche le vicinanze del supermercato) . Ma niente paura ! Il problema è stato risolto brillantemente ! Osservate bene il parcheggio e con vostra sorpresa scoprirete che c’è il parcheggiatore di carrelli ! I Brasiliani , che popolo meraviglioso !

Ps : Una curiosità . Qualche anno fa sono andato in Francia e ho notato una cosa . Invece dei soldi per prendere il carrello si usa un apposita moneta di plastica che viene regalata dal supermercato . I francesi riportano diligentemente il carrello al suo posto e riprendono la simil moneta….Mi chiedo cosa faremmo noi italiani….

lunedì 18 agosto 2008

Novelas e dintorni


Qualcuno ha detto che la televisione è stata la più grande invenzione del mondo . Io non lo so se è vero ma sicuramente per alcuni brasiliani è così (e , purtroppo , anche per troppi italiani) .
Ma lasciatemi entrare nel dettaglio . Prima di tutto dovete saper che è sufficiente camminare per un quartiere meno centrale di una città per notare come su (quasi) ogni casa sia posizionata una parabola dalla dimensione di quelle che captano le voci degli alieni nello spazio a un milione di anni luce . La domanda che vi sorgerà spontanea è “Ma cosa si prende con quella parabola?” . Niente . Semplicemente quella parabola serve per ricevere , con una qualità audio video migliore , i pochi canali che vengono trasmessi gratis cioè : Globo (la Rai brasiliana) , SBT , Record . A questi , spesso , si aggiungono alcuni canali religiosi come CançaoNova (che non so perché ma riesco a vedere anche in Italia) .
Bene . Detto questo passo alla programmazione . Fondamentalmente è uguale alla nostra (troppo calcio troppi programmi a premi ) con anche la presenza di una specie di SuperQuark delle stranezze abbastanza interessante che si chiama “
Acredite se quiser
”(Credici se vuoi) (e un altro programma che si chiama Fantasia in cui la regola è che quando si chiama in studio bisogna gridare “Eu sou Fan da SBT!!!” e si guadagnano automaticamente 100 reais)(rimango per ore a guardarlo)
Ma la punta di diamante e vero epicentro della tv brasiliana sono le
novelas
.
Sono paragonabili alle nostre telenovelas italiane tipo Centovetrine o Un posto al sole (non fingete di non sapere cosa sono ) con la differenza che vengono seguite dalla stessa audience che seguirebbe una finale dei mondiali (ma tutti i giorni) e che hanno una durata di circa un anno .
L’altro elemento caratteristico è che sono una specie di droga . Ho preso in giro la mia fidanzata per giorni perché guardava una di queste novelas e quando , poi , mi sono fermato a guardarla anche io mi sono ritrovato a parlare con la madre di chi aveva tradito chi secondo me .
C’è inoltre da fare un’ altra indispensabile divisione . Le novelas in programmazione dal pomeriggio sono tre e seguono il seguente schema .
Novela della 16:30 : Normalmente ambientata alla fine dell’800 o primi del ‘900 ,a volte con riferimenti religiosi . Se in Brasile qualcuno quando gli dite che siete italiano vi risponde “Giuliana amore mio” non vi spaventate : una novela che ha avuto un certo successo aveva come protagonista una certa Giuliana italiana di cui qualcuno era innamorato (mi sembra di aver capito) .
Novela delle 18:30 : Più scanzonata , ambientata nel presente (quasi sempre a Rio o Sao Paulo) , molte battute . Si ride . Aspetti spesso surreali del tipo che un protagonista parla con la sua coscienza che è interpretata da un altro attore e roba del genere .
Novela delle 21:00 : A letto i bambini . Niente di osceno ovviamente , ma qui gli intrighi passionali e amorosi si intrecciano : siamo in pieno “effetto Beautiful” .

Potrei entrare per ore nella spiegazione di quello che succede ma ….è quasi ora e comincia “A favorita”!
Ps : e oggi forse scoprono che Donatella è innocente…

domenica 10 agosto 2008

Che si mangia?

Noi italiani siamo etnocentrici per natura , diciamolo . O almeno lo siamo culinariamente parlando . Vogliamo il ristorante italiano . In India , Giappone , Congo , Bolivia resistiamo qualche giorno alla cucina locale ma poi , inesorabile , arriva la domanda alla receptionista dell’ hotel : “Conosce un ristorante italiano in zona?” . Bene se siete in Brasile , tranquilli , potete trovare un ristorante italiano o , ancora meglio , una pizzeria . Ma attenti . Ci sono alcune cose da sapere prima di entrare in una pizzeria brasiliana-italiana (mi astengo dal commentare quello che dicono i Brasiliani cioè “Voi avete inventato la pizza ma noi l’abbiamo perfezionata”) . In un menù potete trovare le classiche pizze scritte in italiano sbagliato (capriccioso, margerita , marinare etc..) . A queste se ne aggiungono altre “locali” : frango catupiry (pollo e formaggio) , ananas , calabresa (ottima salsiccia locale) . Se siete a cena con brasiliani assisterete a uno spettacolo , per noi , sacrilego : ogni volta che mangiano un pezzo di pizza cospargono il boccone di ketchup o maionese (nel peggiore dei casi di entrambi gli ingredienti) .

Ma la “novità” più interessante è che qui , normalmente , la pizza si mangia a fette . Insomma non avete il diritto di mangiarvi da soli la vostra bella pizza margerita ma dovrete mangiare una fetta di ogni pizza che viene ordinata (di dimensioni di norma ridotte rispetto alla nostra ) dagli altri commensali . Il risultato spesso si traduce nell’uscire dalla pizzeria con più fame di prima (non mi dite che voi mangereste tranquillamente una pizza con l’ananas) . Ma , per favore , state al gioco e non provate mai a ordinare una Margherita solo per voi : sarebbe come entrare in una pizzeria italiana e chiedere al cameriere del ketchup .

Se avete ancora appetito , e volete provare la splendida cucina locale , non disperate . C’ è una soluzione e si chiama rodizio de carne (passaggio di carne) . In breve : vi sedete al vostro tavolo e ogni cinque secondi passerà un cameriere offrendovi della carne , ogni volta di diverso tipo , infilata in una “spada” . Se volte provare quel determinato tipo di varietà il garçon ve la taglierà direttamente nel vostro piatto . Potete andare avanti così fino a scoppiare ( e vi garantisco che è quello che accade ) o , e sarebbe meglio , fino a quando non vi decidete a girare il cartoncino verde che vi è stato dato all’entrata e sul quale c’è scritto “Sim , por favor” . Scoprirete , con grande sollievo , che dall’ altra parte il cartoncino è rosso e riporta stampato “Nao obrigado” (No , grazie ) . E’ il semaforo del cameriere che , finalmente , vi darà tregua .
DETTAGLIO : Per strada potete trovare facilmente dei carretti dove viene fatto il Churrasquinho , piccoli spiedini di varie carni cotte na hora (al momento) .
Un mio amico brasiliano , scherzando , mi ha detto che quelli sono “churrasco de gato” (carne di gatto) . Non sono più tanto convinto che abbia scherzato e comincio ad essere un po’ preoccupato . Non vedo gatti randagi per strada in Brasile ma tantissimi venditori di Churrasquinho

sabato 9 agosto 2008

Eu nao parlo portuguese


Chiariamo una cosa . Se andate in Brasile in vacanza cercate di studiare un pochino di portoghese in aereo . Niente di trascendentale : imparate a dire “Obrigado” ( grazie )(mi raccomando: si dice “obrigado” e non” imbriagado” ) , bom dia (buongiorno) e boa noite (buona sera) .

Se poi avete deciso di restarci per un po’ di tempo imparatene almeno un pochino (no , mi dispiace , non è uguale all’ italiano)(e no , mi dispiace ancora , le persone non vi capiscono se parlate in italiano) . Il portoghese non è una lingua facile ma non stiamo neanche parlando di mandarino antico .

Nonostante questi consigli vi potrebbero comunque capitare occasioni in cui sia difficile farvi capire e capire . A seguito due piccoli esempi .

Il Jacarè della lagoa : Chiacchierando con il figlio di un amico brasiliano di 4 anni gli propongo di andare a fare il bagno in un fiume vicino casa . Il bambino quasi impallidisce ! “Voce è doido ! Aì tem Jacarè!” (Sei pazzo! Li c’ è il jacarè!). Il piccolo comincia a spiegarmi che nel fiume vive un bicho (animale ) che potrebbe prendermi e mangiarmi in un solo boccone . Ovviamente sfodero il mio coraggio di adulto convinto che la storia serva solo a tenere lontani i bambini dal fare il bagno in assenza di adulti e che il fantomatico jacarè sia un animale inventato e dico “Ma non ti preoccupare ! Io mangio i jacarès !” . Il bambino un po’ ride un po’ mi guarda preoccupato. Fortunatamente il padre , più tardi (ma prima che facessi il bagno!) , mi ha spiegato che il jacarè è il coccodrillo e che effettivamente vive in quel fiume .
Attenzione quindi : i bambini VERAMENTE dicono sempre la verità . O perlomeno i bambini brasiliani !
Ps : Se vi trovate a passare per Porto Calvo, paesino dello stato dell’ Alagoas , fermate un ragazzino per strada e chiedetegli se conosce “
O homem que come os jacarès
” (l’uomo che mangia i coccodrilli”) : sono una specie di leggenda metropolitana da quelle parti .

Il vorace italiano : Una delle prime volte che mi sono recato ad un supermercato brasiliano e ho fatto la spesa mi sono trovato di fronte a diversi problemi di carattere linguistico . Tanto per cominciare noi italiani siamo convinti che la nostra cucina sia la migliore del mondo e che quindi tutto quello che troviamo in un supermercato italiano lo dobbiamo trovare di diritto in qualsiasi supermercato del mondo . Sbagliato . Io per esempio mi sono quasi arrabbiato perché cercavo la “farina normale” e continuavano a farmi vedere la farina di mandioca . Beh per i brasiliani QUELLA E’ farina normale ! La farina che usiamo noi si chiama “farinha de trigo” (farina di grano)(un giorno ,se verrete in Brasile , mi ringrazierete per avervi dato questa delucidazione) .
La mia avventura più grande però è stata trovare in un supermercato brasiliano il burro . Voi direte : perché il burro? Beh tanto per cominciare non lo trovavo . E poi “burro” in portoghese si dice “
manteiga
” mentre la parola in italiano significa “asino” . La mia fidanzata e una sua amica che erano con me non capivano cosa volessi quindi sono passato all’ italica gestualità : adesso , per favore , un po’ di concentrazione e immaginatevi la scena . Un uomo , turista , che nel mezzo di un supermercato brasiliano scuote una confezione di latte e dice “Burro , burro , burro!” (cioè “Asino , Asino , Asino!) (con la speranza che tutti capissero che se sbatacchio il latte questo diventa burro)(in seguito ho scoperto che questo processo funzionava solo nella mia fantasia) .
Insomma , voi che cosa capireste ? Io scapperei pensando che ho davanti un pazzo che vuole asino in scatola o , ancora peggio , succo di asino .
Ma i brasiliani sono gente paziente . Sono riuscito a tornare a casa con una confezione di
manteiga
.

venerdì 8 agosto 2008

Ma cos’è questo barulhinho?


Il Brasile , si sa , è terra di musica . Il samba (eh già sembra strano ma è una parola maschile) , il forrò , il choro (lo stupendo Brasilian Jazz ) , la bossanova sono tutti ritmi nati e cresciuti in questo paese . Si capisce quindi come “il suono” in senso lato rappresenti una componente fondamentale della vita di ogni brasiliano .
Fin qui l’aspetto artistico . Il “problema” nasce dal fatto che questo concetto viene , come spesso accade in Brasile , estremizzato fino a tramutarsi , in questo caso , nel meno poetico “baruluho” (rumore) .
Eh già . Perché se è vero che qui si vive ascoltando musica , spesso le note sono accompagnate da rumori provenienti da chiunque e da qualsiasi cosa .
Prendete un palazzo medio brasiliano (un “grattacielo” lo chiameremo noi Italiani senza averne mai visto uno) . Dodici piani . Quattro appartamenti a piano . Immaginiamo tre persone per ogni appartamento . Fanno un totale di 144 inquilini . Ecco . Adesso immaginate che all’unisono ognuno di loro alle 7 di mattina accenda la radio o la televisione o lo stereo , ognuno , ovviamente , sintonizzato su canali e frequenze diverse . Ah ! Dimenticavo un piccolo dettaglio : il volume ,ovviamente, è al massimo percepibile da orecchio umano senza incorrere in danni permanenti all’udito (e , non di rado , sopra tali limiti) . Ne deriva un “leggero”
barulhinho
, appunto , che arriva perentorio nella vostra camera da letto . Metteteci poi i vari venditori di macaxeira (di cui ho già parlato) , di gelato , dolci , mais e qualsivoglia mercanzia che passano gridando sotto la vostra finestra e il sogno che stavate facendo sarà solo un bel ricordo . Buongiorno Brasile !

Ps : La mia amica brasiliana Cris mi dice che in altre città del Brasile passa anche il raccoglitore di spazzatura gridando allegramente “LIXOOOOOO” . Non ho avuto , sfortunatamente , il piacere di incontrare tale individuo .

La situazione , dal punto di vista dell’ inquinamento acustico si arricchisce di altri due individui che si possono incontrare tranquillamente in una qualsiasi città brasiliana e di cui tengo a darvi una brevissima descrizione .
Il Coatto Brasiliano
: Trasposizione brasiliana di un personaggio già noto in Italia . E’ normalmente dotato di un pick-up (ma ve bene qualsiasi macchina) nel cofano del quale ripone casse-stereo e subwoofer dalle dimensioni preoccupanti dalle quali viene diffusa , con grande felicità di tutti , musica generalmente di scadente qualità . Potete rendervi conto che stia per arrivarne uno quando è , approssimativamente , a 4 chilometri da dove siete voi .

Dettaglio : non si cura assolutamente di che ore sono , per lui l’amore per la musica viene prima di tutto .


Il Mercante in Fiera
: Specializzazione del normale commesso . Il Mercante in Fiera (ma mi piacerebbe sapere qual è la sua effettiva denominazione) è assunto da una negozio per richiamare l’attenzione della clientela che passeggia . Staziona sulla soglia di una determinata attività commerciale ed è in possesso di un microfono collegato (ovviamente) ad una cassa delle dimensioni di un giocatore professionista della NBA . Con voce monotona e ipnotica legge tutte le offerte in atto in quel momento nel negozio . Ce ne è uno ogni due negozi . Fare due passi nel centro , vien da sé , diventa piacevolissimo .

Dettaglio : Attenzione , ascoltarne uno per più di dodici secondi provoca incontrollabile voglia di entrare nel negozio e comprare le cose più inutili (io una volta sono uscito da una loja con uno “schiccialattine” e un taglia uova sode..)

giovedì 7 agosto 2008

Posso ajudar ? Pode !


Immagino sia capitato a tutti di entrare in un negozio della vostra città per provare un paio di scarpe. Se vi è capitato questo allora vi sarà capitato anche di dover rispondere alla domanda della commessa “Che misura porta?” e di provare , a quel punto , un brivido freddo lungo la schiena . Eh si . Perché sbagliare il numero significherebbe farvi portare il paio troppo stretto o troppo grande e ritrovarsi a dover dire (arrosendo) “Credo mi serva una misura in più” . Il fatto di per sé non consisterebbe in niente di male se non fosse che , in Italia , le commesse non apprezzano , non giustificano e non tollerano indecisioni davanti alla scelta di indumenti calzature e accessori in genere (per questo nei negozi di scarpe diventiamo bambini e diciamo “Mah…dipende…mi può portare tutti i numeri dal 38 al 54?”). Qualora poi non vada bene l’oggetto che vi hanno portato vi puntno gli occhi addosso e sono anche capaci di dirvi “Va di moda la scarpa che soffoca il piede” piuttosto che tornare in magazzino a prendervi il numero giusto . E se poi , a pensarci bene , non vi piacesse il numero giusto ? Beh , non vorrei essere nei vostri panni….

Se venite in Brasile vi posso dire una cosa fin da adesso : rilassatevi e entrate nei negozi senza paura .

I “Vendedores” (equivalente dei nostri commessi) qui sono gentilissimi e disponibilissimi . Vi portano quello che volete , vi provate quello che volete e toccate quello che volete . E se alla fine non vi piace niente ? Nessun problema ! Il commesso vi sorride tutto felice , vi saluta , vi augura buona giornata e vi dice “Volte sempre!” (torna quando vuoi!) .

Ma le sorprese non finiscono qua . Casomai siate decisi a comprare qualcosa (e siate in possesso di una carta di credito brasiliana) potete pagare “parcelado” cioè a rate (senza interessi). Ma attenzione , e qui sta il bello . Non avrete bisogno di fare cose strane , riempire moduli , dare buste paga o cose del genere ma semplicemente sarà sufficiente dare la carta di credito al commesso che , sempre con il sorriso sulle labbra , la passerà nella macchinetta apposita . Potete dividere in 2 rate qualsiasi cosa (mi hanno proposto di pagare in duas vezes una paletta per raccogliere la polvere del valore di 2,99 Reais , circa 1,10 Euro , e non vi nego che la tentazione c’ è stata) e arrivare fino a 10, 12 o 18 per gli oggetti più costosi .

Dimenticavo un dettaglio . Non vi spaventate quando entrate in una loja (negozio) . I commessi sono sempre un numero superiore di cinque o sei volte rispetto ai clienti che ci sono in quel momento nel negozio (una volta ne ho contati 47 per 4 potenziali clienti). La maggior parte ascolta la musica , chiacchiera con i colleghi , guarda la partita in televisione (ci sono sempre partite in televisione) , scherza . Ma sempre , dico sempre , ce ne sarà uno che vi verrà incontro sorridente e vi dirà “POSSO ADJUDAR?!”

mercoledì 6 agosto 2008

Autobus? No , grazie . Io prendo il Taxi “lotação”!


Cominciamo con il dire una cosa . I mezzi pubblici in Brasile funzionano meglio che in Italia . Non posso parlare delle grandi città ma per quanto riguarda il nord-est è così . Gli autobus passano spesso e a tutte le ore .
Secondo punto . Per prendere un autobus si paga il biglietto e non è tutto lasciato al buon senso dei passeggeri . Esiste infatti un personaggio chiamato “cobrador” che staziona in una postazione e ve lo trovate davanti appena salite a bordo : pagante 1,75 reais e il tornello magicamente si apre .
Certo ci sono alcuni inconvenienti tipo che l’autobus qualche volta viene assaltato per rubare appunto i soldi del cobrador (tranquilli assalti rapidi ed indolori il cobrador l’autista e i passeggeri non fanno la minima resistenza e gli assaltatori di regola sono abbastanza educati e non vogliono anche i vostri cellulari e il portafogli )(DI REGOLA) .

Un altro inconveniente può essere il fatto che ad ogni fermata c’è qualcuno che sale dalla porta posteriore per non pagare il biglietto (insomma qualche brasiliano “fa il portoghese”) . Nel 90 per cento dei casi sono bambini vispi , il restante 10 per cento sono “malouqueiros” (pazzarelli , letteralmente) a volte un po’ fastidiosi …
Non volete avventurarvi su un autobus ? Niente paura ! Esiste il Taxi “
lotação”
(letteralmente “a rimprisi”)
Mi spiego meglio . State aspettando l’autobus alla fermata (ah dimenticavo! Le fermate non sono segnalate in nessun modo , capite che lì ferma un autobus perché c’ è un gruppo di persone ferme in piedi) passa un Taxi (un taxi in tutto e per tutto) e l’autista rallenta e grida (per esempio) “CENTRO ! CENTRO ! CENTRO !” . Beh , se voi dovete andare nel Centro allora lui fa al caso vostro . Salite a bordo e l’autista farà il percorso dell’ autobus rallentando ad ogni fermata e gridando la sua destinazione . Quando carica 4 persone ha finito il suo compito e vi porta a destinazione . Comodo no? Il tutto per 2 Reais . Ovvero 0,15 centesimi in più dell’ autobus .

Non so cosa ne pensino le compagnie di trasporto pubblico . Ad ora non ho riscontri di polemiche o proteste in atto .

martedì 5 agosto 2008

Parcheggiatore Abusivo Top Class

Sono sicuro che vi sarà capitato nella vostra vita di imbattervi in uno di quei parcheggiatori abusivi sul lungotevere a Roma . Si , quei simpatici individui che ti dicono quando scendi dalla macchina dopo che hai parcheggiato “Dottò me lo offre il caffè?” e quando tu gli dai 50 centesimi ti dicono “Eh no Dottò sono 2 Euro!” (ma dove cavolo lo bevono il caffè???) .

Bene , forse vi farà piacere sapere che anche qua ci sono i parcheggiatori abusivi ma sono Top Class .

Mi spiego meglio . Prima di tutto si distinguono perché hanno un piccolo asciugamano rosso arrotolato que tengo sulla spalla (che nostalgia dei nostri vecchi parcheggiatori abusivi con il cappello da marinaio!) e ti aiutano veramente a parcheggiare e fermano il traffico quando devi uscire dal parcheggio (letteralmente si mettono in mezzo alla strada e bloccano le altre macchine ) . Poi , questa è la cosa piu’ gradita , offrono una serie di servizi utilissimi . Primo : se è giorno e fa caldo (leggi caldissimo) si preoccupano di mettere un cartone sul tuo parabrezza in modo che il volante quando tornerai non sia incandescente . Secondo : ti lavano la macchina ! Esatto ! Nel 50 per cento dei casi sono forniti di spugnetta e bottiglia d’acqua e quando torni al tuo autoveicolo è bello pulito . Terzo , ma non ultimo in ordine di importanza : ti sorvegliano VERAMENTE la macchina e se torni alle 5 di mattina li trovi ancora là .

Sapete che vi dico ? Con questo servizio efficientissimo sono ben felice ogni volta di pagarli il miglior caffè della città !

Venditore di macaxeira



Allora cominciamo dicendo cos’ è la “macaxeira” . E’ la radice della mandioca , che , ovviamente , è una pianta diffusa in Sudamerica e dalla quale si estrae una farina qui usatissima .

Detto questo passiamo al lavoro di oggi : il venditore , appunto , di macaxeira .

Questi simpatici individui hanno una carriola (di quelle che usano i nostri muratori per intederci) piena di queste radici . Qual’ è la loro tecnica di vendita ? Semplice dalle 6 del mattino fino a mezzogiorno circa si aggirano per i quartieri della città gridando MACAXEIRAAAAAAAA a intervalli di 5 secondi . Considerando che le palazzine brasiliane sono per i nostri canoni enormi (circa 10-12 piani in media) potete facilmente immaginare il tono di voce con il quale viene elencata la merce .

Se avete voglia di intraprendere questa carriera lavorativa considerate che la concorrenza è spietata : passa all’incirca un venditore di Macaxeira ogni 5 minuti e che gli orari migliori sono dalle 7 alle 9 .

Vi chiederete : ma non disturbano chi , magari , vorrebbe dormire un’ ora in più e non vuole comprare macaxeira ? Certo . Io sono fra quelli . Spesso non vi nascondo che mi viene voglia di scendere in strada e comprare la radice ma non per farne farina….

Curriculum non inviabile . Attività imprenditoriale in proprio . Cifra da investire circa 20 Euro .

Ps : Ci tengo a sottolineare che questi post sono soltanto per far sorridere un po’ e riflettare anche . Ho il massimo rispetto per chi svolge queste professioni faticose ricavandone quasi sempre un salario molto al di sotto delle necessità minime ma nonostante questo non si piega a svolgere attività illegali .

lunedì 4 agosto 2008

Blog dall' altra parte della terra

Dopo parecchio tempo , troppo forse , di assenza mi ripresento sul mio blog ! E voi direte : “Chissenefrega!” e forse avete ragione oppure forse vi interessa sapere qualcosa in piu’ di semiserio sul Brasile dove adesso mi trovo !

Il primo post sarà sui lavori !

Dove si manda il Cv per fare il


Imbustatore di supermercato

Allora cari amici , in Brasile (ma fonti ben documentate mi dicono anche in Usa) esiste un lavoro molto particolare : l’imbustatore di prodotti al supermercato . Mi spiego meglio : l’individuo si colloca alla cassa e si preoccupa di imbustare ogni prodotto che il cassiere batte . Quando dico OGNI prodotto intendo dire letteralmente OGNI . Il servizio potrebbe anche essere comodo se non ci fossero alcuni effetti collaterali . Il primo : se hai comprato 20 prodotti esci con 20 buste , se ne hai comprati 40 con 40 . Vi posso assicurare che non è comodissimo arrivare fino a casa .

Secondo , ma non da sottovalutare , effetto collaterale : le buste non vanno bene . Sono troppo piccole per quasi tutti i prodotti e troppo grandi per quelli rimanenti e hanno la stessa resistenza che avrei io in un match sulle dieci riprese con Mohammed Ali’ : 2 secondi .

Terzo effetto , e qui cito un ragazzo che conosco , l’inquinamento . “In un giorno un supermercato brasiliano inquina piu’ di una petroliera che affonda nel mar dei carabi “

Ah quasi dimenticavo : il curriculum si manda alle maggiori catene di supermercati , mi dicono che la selezione non sia particolarmente tosta !

Requisiti : Capacità di imbustare le cose guardando da un'altra parte , indi schiacciando le uova con la Coca Cola da 4 litri (in Brasile è piu’ facile trovare questo formato che quello da 1,5 litri) .

A presto per gli altri lavori .