domenica 10 agosto 2008

Che si mangia?

Noi italiani siamo etnocentrici per natura , diciamolo . O almeno lo siamo culinariamente parlando . Vogliamo il ristorante italiano . In India , Giappone , Congo , Bolivia resistiamo qualche giorno alla cucina locale ma poi , inesorabile , arriva la domanda alla receptionista dell’ hotel : “Conosce un ristorante italiano in zona?” . Bene se siete in Brasile , tranquilli , potete trovare un ristorante italiano o , ancora meglio , una pizzeria . Ma attenti . Ci sono alcune cose da sapere prima di entrare in una pizzeria brasiliana-italiana (mi astengo dal commentare quello che dicono i Brasiliani cioè “Voi avete inventato la pizza ma noi l’abbiamo perfezionata”) . In un menù potete trovare le classiche pizze scritte in italiano sbagliato (capriccioso, margerita , marinare etc..) . A queste se ne aggiungono altre “locali” : frango catupiry (pollo e formaggio) , ananas , calabresa (ottima salsiccia locale) . Se siete a cena con brasiliani assisterete a uno spettacolo , per noi , sacrilego : ogni volta che mangiano un pezzo di pizza cospargono il boccone di ketchup o maionese (nel peggiore dei casi di entrambi gli ingredienti) .

Ma la “novità” più interessante è che qui , normalmente , la pizza si mangia a fette . Insomma non avete il diritto di mangiarvi da soli la vostra bella pizza margerita ma dovrete mangiare una fetta di ogni pizza che viene ordinata (di dimensioni di norma ridotte rispetto alla nostra ) dagli altri commensali . Il risultato spesso si traduce nell’uscire dalla pizzeria con più fame di prima (non mi dite che voi mangereste tranquillamente una pizza con l’ananas) . Ma , per favore , state al gioco e non provate mai a ordinare una Margherita solo per voi : sarebbe come entrare in una pizzeria italiana e chiedere al cameriere del ketchup .

Se avete ancora appetito , e volete provare la splendida cucina locale , non disperate . C’ è una soluzione e si chiama rodizio de carne (passaggio di carne) . In breve : vi sedete al vostro tavolo e ogni cinque secondi passerà un cameriere offrendovi della carne , ogni volta di diverso tipo , infilata in una “spada” . Se volte provare quel determinato tipo di varietà il garçon ve la taglierà direttamente nel vostro piatto . Potete andare avanti così fino a scoppiare ( e vi garantisco che è quello che accade ) o , e sarebbe meglio , fino a quando non vi decidete a girare il cartoncino verde che vi è stato dato all’entrata e sul quale c’è scritto “Sim , por favor” . Scoprirete , con grande sollievo , che dall’ altra parte il cartoncino è rosso e riporta stampato “Nao obrigado” (No , grazie ) . E’ il semaforo del cameriere che , finalmente , vi darà tregua .
DETTAGLIO : Per strada potete trovare facilmente dei carretti dove viene fatto il Churrasquinho , piccoli spiedini di varie carni cotte na hora (al momento) .
Un mio amico brasiliano , scherzando , mi ha detto che quelli sono “churrasco de gato” (carne di gatto) . Non sono più tanto convinto che abbia scherzato e comincio ad essere un po’ preoccupato . Non vedo gatti randagi per strada in Brasile ma tantissimi venditori di Churrasquinho

4 commenti:

Dentro da Bota ha detto...

Eu visitei varios restaurantes que sao de Italianos no Brasil... e alguns adaptaram a pizza para o gosto brasileiro...
Aqui na Italia experimento pizza sempre... ja fui ate na Pizza "non limits" ... que tambem é interessante....

"Eu como todas as duas ita ou bra...rssss"

Mas o melhor de tudo... é o nosso chrrascooooooo!!!rssss

LuLu ha detto...

Sei bravo, Rollo! Complimenti.

Lenne ha detto...

Sei bravissimo, Rollo! Quasi muoio dal ridere!

Unknown ha detto...

Rollo

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Um beijo e bom fim de semana !