venerdì 8 agosto 2008

Ma cos’è questo barulhinho?


Il Brasile , si sa , è terra di musica . Il samba (eh già sembra strano ma è una parola maschile) , il forrò , il choro (lo stupendo Brasilian Jazz ) , la bossanova sono tutti ritmi nati e cresciuti in questo paese . Si capisce quindi come “il suono” in senso lato rappresenti una componente fondamentale della vita di ogni brasiliano .
Fin qui l’aspetto artistico . Il “problema” nasce dal fatto che questo concetto viene , come spesso accade in Brasile , estremizzato fino a tramutarsi , in questo caso , nel meno poetico “baruluho” (rumore) .
Eh già . Perché se è vero che qui si vive ascoltando musica , spesso le note sono accompagnate da rumori provenienti da chiunque e da qualsiasi cosa .
Prendete un palazzo medio brasiliano (un “grattacielo” lo chiameremo noi Italiani senza averne mai visto uno) . Dodici piani . Quattro appartamenti a piano . Immaginiamo tre persone per ogni appartamento . Fanno un totale di 144 inquilini . Ecco . Adesso immaginate che all’unisono ognuno di loro alle 7 di mattina accenda la radio o la televisione o lo stereo , ognuno , ovviamente , sintonizzato su canali e frequenze diverse . Ah ! Dimenticavo un piccolo dettaglio : il volume ,ovviamente, è al massimo percepibile da orecchio umano senza incorrere in danni permanenti all’udito (e , non di rado , sopra tali limiti) . Ne deriva un “leggero”
barulhinho
, appunto , che arriva perentorio nella vostra camera da letto . Metteteci poi i vari venditori di macaxeira (di cui ho già parlato) , di gelato , dolci , mais e qualsivoglia mercanzia che passano gridando sotto la vostra finestra e il sogno che stavate facendo sarà solo un bel ricordo . Buongiorno Brasile !

Ps : La mia amica brasiliana Cris mi dice che in altre città del Brasile passa anche il raccoglitore di spazzatura gridando allegramente “LIXOOOOOO” . Non ho avuto , sfortunatamente , il piacere di incontrare tale individuo .

La situazione , dal punto di vista dell’ inquinamento acustico si arricchisce di altri due individui che si possono incontrare tranquillamente in una qualsiasi città brasiliana e di cui tengo a darvi una brevissima descrizione .
Il Coatto Brasiliano
: Trasposizione brasiliana di un personaggio già noto in Italia . E’ normalmente dotato di un pick-up (ma ve bene qualsiasi macchina) nel cofano del quale ripone casse-stereo e subwoofer dalle dimensioni preoccupanti dalle quali viene diffusa , con grande felicità di tutti , musica generalmente di scadente qualità . Potete rendervi conto che stia per arrivarne uno quando è , approssimativamente , a 4 chilometri da dove siete voi .

Dettaglio : non si cura assolutamente di che ore sono , per lui l’amore per la musica viene prima di tutto .


Il Mercante in Fiera
: Specializzazione del normale commesso . Il Mercante in Fiera (ma mi piacerebbe sapere qual è la sua effettiva denominazione) è assunto da una negozio per richiamare l’attenzione della clientela che passeggia . Staziona sulla soglia di una determinata attività commerciale ed è in possesso di un microfono collegato (ovviamente) ad una cassa delle dimensioni di un giocatore professionista della NBA . Con voce monotona e ipnotica legge tutte le offerte in atto in quel momento nel negozio . Ce ne è uno ogni due negozi . Fare due passi nel centro , vien da sé , diventa piacevolissimo .

Dettaglio : Attenzione , ascoltarne uno per più di dodici secondi provoca incontrollabile voglia di entrare nel negozio e comprare le cose più inutili (io una volta sono uscito da una loja con uno “schiccialattine” e un taglia uova sode..)

6 commenti:

Emanuele ha detto...

Questo Blog sul Brasile mi sta quasi appassionando, e non lo sto dicendo in modo ironico...
Devo dire che è un paese dalle mille sfaccettature, tante piccole sfumature che lo rendono veramente particolare, ma con la giusta accezione del termine.
Nonostante tutto questo, da quello che sto leggendo esistono delle figure che si ripetono anche in un posto così unico nel suo genere :)
Per 2 settimane non potrò piu leggere il tuo blog e postare commenti purtroppo, domani mattina all'alba mi aspetta il lunghissimo viaggio per il Portogallo...
Quindi Rollo leggerò tutti i tuoi post in un unico fiato al mio ritorno :)

A presto

Lenne ha detto...

Rollo,
Adorei seu Blog e agora nao
perco mais as novidades...
Salvei em meus preferidos e vou
colocar no meu orkut.
ParaBéns!

Annita ha detto...

Complimenti, veramente interessante vedere "o meu brasil" dal punto di vista di un italiano!!!
Sono della AMI, Van ci ha detto del Blog e sono venuta a fare una visita!
Parabéns!
:-)

Anonimo ha detto...

dimentichi anche quei poveri personaggi messi nelle vie delle grandi città, tipo S.Paolo, sotto il sole a 53 gradi con un cartello in mano con scritto XEROX rua dantas 2 andar...., oppure COMPRO PASSAGEM ONIBUS.... oppure COMIDA p/Kilo... o altro. Fanno i cartelloni pubblicitari umani.

Paola ha detto...

Beh, il Brasile mi attirava molto di più quando non sapevo che c'è tutto sto movimento e sto casino mentre cerchi di dormire....e io che mi lamentavo dell'arrotino che passa il sabato mattina!

Rollo, in Brasile prima o poi ci verrò, perchè mi affascina tantissimo, ma sicuramente supertappi munita! Il casino mi piace, ma non quando dormo. Ma tu come fai? Non mi dire che tanto poi ci si abitua. Magari alla fine non riesci a dormire senza tutto sto casino di sotto fondo....magari!

Dentro da Bota ha detto...

Hun.... um pouco exagerado... pois na "parte" do Brasil onde morei meus 25 anos... nao é loucura todos os dias nao...